EBOLI. Finisce nel mirino dell’Autorità Nazionale Anticorruzione l’appalto per l’affidamento del servizio di riscossione coattiva dei tributi nel comune di Eboli. Sotto accusa la ditta aggiudicataria, ovvero la Soget, che in sede di gara non ha fornito notizie circa diverse condotte illecite commesse, nello svolgimento del medesimo servizio, in altri comuni d’Italia, omettendo dunque di segnalare alla stazione appaltante ‘gravi errori nell’esercizio dell’attività professionale’, che rappresenta un requisito di esclusione. L’Anac ha posto la propria lente d’ingrandimento sulla Soget dopo un esposto del consigliere comunale di Forza Italia, Damiano Cardiello, segnalante diverse anomalie nell’aggiudicazione dell’appalto, di 819mila euro, unitamente ad altri esposti sulla società di Pescara pervenute da tutta Italia: nonostante la comunicazione di apertura di un procedimento d’indagine all’ente civico, il Comune, dopo oltre un anno, ha proceduto lo stesso ad aggiudicare l’appalto. “Tale documento rappresenta una grandissima vittoria personale, politica ed amministrativa a cui seguirà regolare invio alla Procura della Repubblica di Salerno e alla Corte dei Conti, per accertare ogni tipo di responsabilità – commenta il consigliere Cardiello - adesso il Comune dovrà revocare in autotutela l’aggiudicazione; richiedere i soldi dei cittadini già percepiti dalla Soget; stoppare il servizio di riscossione e annullare gli atti esecutivi; facendosi restituire circa 30mila euro di aggi appena liquidati alla società di Pescara”.