CAPACCIO. "Il candidato sindaco Italo Voza ci ha scaricati, il nostro simbolo non è più gradito. La politica, quella vera, non si fa con i veti". È perentorio il commento alla nostra redazione del segretario provinciale dell’Udc, Luigi Cobellis, che ha ufficialmente deciso di uscire con il proprio gruppo dalla coalizione capeggiata da Italo Voza, il quale ha confermato, con tale scelta, la volontà di formare un raggruppamento di chiara matrice civica. Lo stesso Voza, infatti, dopo aver declinato l'adesione dei Pid di Renato Santese, ha deciso che non saranno più utilizzati nemmeno le sigle “Filippo Turati” e “Principe Arechi”, apposte su liste civiche riconducibili a Caldoro e Cirielli. Il tutto, per ribadire con chiarezza che si tratta di una coalizione civica, senza alcuna connotazione politica, sebbene ci siano, al proprio interno, esponenti sia del centrodestra che del centrosinistra. "Voza sapeva dal primo momento che l’Udc avrebbe partecipato alla competizione con il simbolo di partito - spiega Cobellis – e si è sempre dichiarato contento per questo... fino a mercoledì scorso, quando ci ha comunicato che il nostro simbolo non era più gradito. Per quanto ci riguarda, non possiamo mascherarci dietro ad una lista civica, altrimenti a cosa serve aderire ad un partito?". A questo punto, ricominciano le trattative e nei prossimi giorni, ci saranno confronti con gli altri raggruppamenti. Su eventuali alleanze, Cobellis non si pronuncia: "È presto per parlarne, non è escluso che formeremo una lista con un nostro candidato sindaco". Davanti a tale dichiarazione, resta dunque da definire la posizione dei tre esponenti locali dell'Udc, Nicola Ragni, Maria Vicidomini e Franco Longo, i quali, da tempo, avevano annunciato di candidarsi con Voza, una decisione che dovrebbe restare tale, anche se potrebbe "costare" il ritiro della tessera di partito da parte dell'Udc.