Attualità
Vallo, carenze all’ospedale “San Luca”: Uil attacca anche i sindaci cilentani
Marco Rizzo
31 gennaio 2013 15:23
Eye
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VALLO DELLA LUCANIA. Dopo il grido d’allarme sulle carenze e le criticità che riguardano i reparti dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, la Uil Fpl, attraverso il segretario Biagio Tomasco torna ad attaccare chi, come i sindaci del territorio, non ha posto in essere, secondo il sindacato, azioni per salvaguardare, da garanti della salute degli abitanti, il nosocomio vallese che rischia di essere spogliato di un servizio essenziale. Tomasco parla anche di scarsa partecipazione degli amministratori ai momenti di confronto sulla sanità locale, riunioni collegiali tenutesi all’interno dell’aula consiliare di Vallo della Lucania, della composizione di un documento congiunto che non si sa che fine abbia fatto. La battaglia per evitare la paventata chiusura della centrale operativa del 118 del “San Luca” è stata condotta in prima linea dai sindacati. L’invito della Uil Fpl è ad un confronto pubblico con i lavoratori dell’ospedale da tenersi prossimamente nell’aula magna del presidio, un incontro da concordare con il presidente della conferenza dei sindaci. Tomasco tira in ballo la situazione che riguarda proprio gli operatori sanitari dell’ospedale: “Per voi sindaci saranno solo numeri – scrive nella nota il segretario della Uil Fpl di Vallo della Lucania – per noi sono famiglie, uomini, donne e bambini, che qualora dovesse venir meno l’unica fonte di sostentamento, si troverebbero all’improvviso a dover lottare per la loro sopravvivenza”. 



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