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LA NOTA DI LANZARA
LA NOTA DI LANZARA
Ascea, Legge Daniele/Velia: Codacons Cilento chiede convocazione Consiglio comunale straordinario
Comunicato Stampa
10 giugno 2025 10:00
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ASCEA. Il Codacons Cilento, attraverso il suo Presidente, Avv. Bartolomeo Lanzara, chiede ufficialmente al Gruppo di Minoranza del Comune di Ascea di attivarsi per la convocazione urgente di un Consiglio Comunale straordinario, finalizzato a fare chiarezza sullo stato del Piano Urbanistico Attuativo (PUA) e sul futuro della cosiddetta Legge Daniele/Velia (legge regionale n.5 dell’8 febbraio 2005 “ costituzione di una zona di riqualificazione paesistico ambientale intorno all’antica città di Velia”). "

"Trasparenza, partecipazione, legalità: questo chiediamo. Nessun progetto strategico per il territorio può svilupparsi nell’ombra. I cittadini hanno il diritto di sapere la verità. Il PUA del Comune di Ascea, regolarmente pagato con fondi pubblici, risulta da tempo richiesto da enti sovraordinati ma – inspiegabilmente – mai trasmesso. Nessuna pubblica discussione, nessuna informazione alla cittadinanza. È inaccettabile – dichiara l’Avv. Bartolomeo Lanzara .

La Legge Daniele/Velia, approvata dalla Regione Campania, mira alla valorizzazione e alla riqualificazione delle aree esterne al Parco Archeologico di Velia, sito UNESCO di importanza mondiale. Un’occasione storica per lo sviluppo del territorio che, secondo il Codacons, non può e non deve essere gestita nell’opacità.

"I cittadini di Ascea e dell’intero Cilento hanno il diritto di conoscere la verità su questo Piano e su come vengono impiegate le risorse pubbliche. Chiediamo un confronto trasparente e aperto, che metta al centro l’interesse collettivo e la tutela del patrimonio culturale e ambientale – incalza Lanzara – E’ doveroso che si svolga una seduta pubblica straordinaria del Consiglio Comunale; Venga reso accessibile integralmente il contenuto del PUA; si avvii un confronto democratico sul futuro dell’area interessata dalla Legge Velia; siano fornite risposte chiare sull’uso dei fondi pubblici spesi per la redazione del Piano".

"Il Codacons Cilento invita quindi la minoranza consiliare ad esercitare le prerogative riconosciute dalla legge per portare la questione all’attenzione del Consiglio Comunale e garantire la massima trasparenza amministrativa. Non è più il tempo del silenzio e dei rinvii. È il momento della responsabilità e del coraggio istituzionale. Solo così si potrà restituire fiducia ai cittadini e dare una prospettiva concreta al futuro dell’area archeologica e dell’intero territorio. La legge prevedeva un piano di recupero e riqualificazione dell’area intorno il sito archeologico con un finanziamento di nove milioni di euro mai arrivati".



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