Cronaca
INDAGINE DELLA DDA
INDAGINE DELLA DDA
Volla, operazione Gdf Firenze e Napoli: sequestri preventivi di beni per oltre 23 milioni di euro
Comunicato Stampa
11 giugno 2025 12:49
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VOLLA. Stante l'interesse pubblico alla conoscenza dei fatti, alla luce della loro rilevanza, si comunica che la Procura della Repubblica - Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, avvalendosi di militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Firenze e Napoli e dello SCICO, ha dato esecuzione, tra le Regioni Toscana e Campania, ad un'ordinanza del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale del capoluogo toscano che ha disposto, in accoglimento delle richieste avanzate, sequestri preventivi, anche per equivalente, ai fini della confisca, di beni (immobili, società e disponibilità finanziarie) fino all'ammontare di 23.474.252,4 euro.

Le odierne attività costituiscono la prosecuzione delle indagini coordinate da questa Procura che hanno portato lo scorso mese di gennaio all'esecuzione di un'ordinanza emessa dal medesimo Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale del capoluogo toscano che aveva disposto le misure cautelari personali nei confronti di 17 indagati (6 custodie cautelari in carcere, 1 agli arresti domiciliari e 1 O interdizioni con divieto di ricoprire uffici direttivi di persone giuridiche e imprese) e sequestri preventivi, anche per equivalente, ai fini della confisca, di beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie fino all'ammontare di circa 30.000.000 di euro. Più nel dettaglio, sulla base degli ulteriori elementi di prova acquisiti nel corso delle successive complesse investigazioni anche di natura patrimoniale condotte dai GICO dei Nuclei di Polizia economico-finanziaria di Firenze e Napoli e dallo SCICO, è emerso come uno degli indagati sia risultato proprietario, tramite società intestate a prestanome, di un rilevante complesso immobiliare sito a Volla (NA), composto da un albergo, impianti sportivi e vari locali commerciali, tra i quali anche un centro estetico. l suddetti beni sono stati acquisiti reinvestendo anche i proventi della frode fiscale ricostruita nel corso del presente procedimento penale. L'indagato ha, infatti, ripianato i debiti che avevano originato una procedura concorsuale aperta dal Tribunale di Nola nel 2019 con apporti di capitale di origine illecita, schermati anche da una società immobiliare di San Marino allo stesso riconducibile.

l reati riconosciuti dal predetto Giudice nei confronti dell'indagato sono emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti (artt. 2 e 8 D.Lgs 74/2000), riciclaggio (art. 648-bis c.p.) e associazione per delinquere (art. 416 c.p.).Il citato complesso sarà ora gestito da un Amministratore Giudiziario nominato dal Tribunale di Firenze. La suddetta attività evidenzia la costante attenzione riservata all'azione di individuazione dei patrimoni illecitamente accumulati da singoli e da organizzazioni criminali, da parte dell'Autorità Giudiziaria e della Guardia di Finanza e si inserisce nel quadro di una più ampia strategia tesa a contrastare l'infiltrazione criminale nell'economia legale, forme di concorrenza sleale e a tutelare l'imprenditoria sana, anche attraverso l'ablazione dei beni accumulati violando la legge. Le risultanze delle attività eseguite e degli elementi probatori acquisiti saranno vagliate dal Giudice preposto precisando che, per il principio d'innocenza che vige nel nostro ordinamento, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ave intervenga sentenza irrevocabile di condanna.



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