Giudiziaria
DIVIETO DI DIMORA
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Capaccio Paestum, appalti pilotati: rup Carmine Greco torna in libertà dopo 8 mesi
Alfonso Stile
11 giugno 2025 13:53
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CAPACCIO PAESTUM. Presunti appalti pilotati a Capaccio Paestum, nel Salernitano. Dopo gli indagati Elvira Alfieri ed Andrea Campanile, revocati gli arresti domiciliari anche all’ing. Carmine Greco (nella foto), che torna dunque in libertà. Il gip del Tribunale di Vallo della Lucania, Domenico Valerio Ragucci, ha accolto infatti la richiesta di revoca o attenuazione della misura cautelare presentata dal legale difensore, l’avv. Enrico Tedesco, disponendo per Greco il divieto di dimora nella città dei Templi con la prescrizione di non recarsi in Comune senza il preventivo nulla osta dell’autorità giudiziaria. 

La decisione è giunta, stamane, all’esito dell’interrogatorio di garanzia sostenuto il 5 giugno scorso davanti al procuratore capo di Vallo della Lucania, Francesco Rotondo, durato 3 ore e 15 minuti e compendiato da un’articolata memoria difensiva tecnica, anche in considerazione del “corretto comportamento tenuto dall’indagato durante il considerevole lasso di tempo trascorso ai domiciliari” durante il quale “risultano essersi affievolite le esigenze cautelari generali”, nonché delle “plurime patologie fisiche” di cui è afflitto da tempo. 

In tale indagine, ovvero il primo filone sui presunti appalti della pubblica illuminazione manipolati con la Dervit condotto dalla Procura di Salerno e poi passato a quella cilentana per competenza territoriale, l’ing. Greco risponde dei reati di turbata libertà degli incanti aggravata in concorso, relativamente a due capi d’imputazione, in qualità di rup e progettista dei lavori. Restano ancora ai domiciliari invece l’ex sindaco, Franco Alfieri, oltre a Vittorio De Rosa e Alfonso D’Auria della Dervit, tutti dimissionari dai rispettivi incarichi politico-amministrativi ed aziendali.



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