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"ZAVORRE PER TERRITORIO"
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Salerno, Spinelli (Feneal Uil): "Raccordo, Porta Ovest e svincolo di Eboli nodi irrisolti"
Comunicato Stampa
09 luglio 2025 12:34
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SALERNO. La FENEAL UIL Salerno, attraverso il segretario generale Patrizia Spinelli, evidenzia tre gravi criticità infrastrutturali che continuano a rallentare lo sviluppo del territorio e a generare disagi quotidiani per migliaia di lavoratori, imprese e cittadini. Si tratta del raccordo autostradale Salerno–Avellino (RA 2), del collegamento Porta Ovest e dello svincolo autostradale di Eboli: tre opere strategiche, da anni al centro di progetti, fondi, dichiarazioni e ritardi.

RA 2: sulla tratta Salerno–Fisciano nessun intervento

Il raccordo autostradale RA 2, arteria fondamentale tra la provincia di Salerno e l’Irpinia, presenta lungo la tratta Salerno–Fisciano condizioni di degrado e insicurezza strutturale. In particolare, si rileva l’assenza totale di corsie d’emergenza, la presenza di barriere obsolete e una segnaletica inadeguata. Nonostante sia il tratto più percorso del raccordo, con una media giornaliera elevatissima di mezzi pesanti e veicoli privati, non risulta incluso nei piani di messa in sicurezza attualmente attivi.

Porta Ovest: i lavori procedono a rilento e senza una visione integrata

La realizzazione del collegamento Porta Ovest, concepito per unire direttamente il porto commerciale al sistema autostradale, è iniziata nel 2016 ma risulta ancora incompleta. I cantieri avanzano a rilento e l’assenza di trasparenza sul cronoprogramma definitivo alimenta l’incertezza.  Un ulteriore elemento critico è la mancata attuazione delle rampe di accesso, infrastrutture progettate in modo organico con Porta Ovest. La mancata sincronizzazione tra le due opere rischia di vanificare la loro funzione complessiva: senza le rampe, l’opera non può svolgere appieno il suo ruolo di sfogo per il traffico urbano e portuale.

Svincolo di Eboli: nodo congestionato e mai adeguato

Lo svincolo autostradale di Eboli, punto d’ingresso strategico per l’area industriale del Sele e per il Cilento, si presenta oggi come un collo di bottiglia. Inadeguato dal punto di vista strutturale e incapace di reggere i flussi attuali, è da tempo oggetto di ipotesi progettuali mai concretizzate. Questa situazione incide negativamente sulla mobilità locale e sul tessuto produttivo, ostacolando la logistica delle imprese.

La posizione della FENEAL UIL Salerno

La provincia di Salerno sconta una grave debolezza infrastrutturale. Non parliamo di opere minori, ma di collegamenti strategici che, se funzionanti, potrebbero migliorare drasticamente la sicurezza stradale, la logistica e l’attrattività del territorio. Il rischio maggiore è che, in assenza di una pianificazione integrata e di tempistiche certe, anche le opere in fase di avanzamento si rivelino inutili o sottodimensionate rispetto alle esigenze reali del territorio.



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