ARIANO IRPINO. Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Ariano Irpino hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, con apposizione del braccialetto elettronico, nei confronti di un 32enne del posto, gravemente indiziato del delitto di atti persecutori ai danni della ex fidanzata.
Le indagini sono state avviate a seguito della querela sporta nel mese di aprile presso la Stazione Carabinieri di Ariano Irpino dalla persona offesa, che riferiva le condotte subite dal mese di dicembre 2024 ad opera dell’ex fidanzato, il quale, non accettando l’interruzione del loro rapporto, poneva in essere reiterati pedinamenti, appostamenti nei pressi del di lei luogo di lavoro, gravi minacce, e le inoltrava messaggi ossessivi e intimidatori. Tutti i comportamenti descritti generavano nella querelante un perdurante e grave stato di ansia e paura, nonché un fondato timore per la propria incolumità, costringendola altresì ad alterare le abitudini di vita e a trasferirsi presso altra abitazione al fine di evitare di incontrare l’uomo.
L’attività di indagine, in seguito alla presentazione della querela, si è declinata nell’assunzione a sommarie informazioni di diverse persone, nell’acquisizione dei messaggi prodotti dalla persona offesa e in alcune attività di o.c.p che riscontravano l’ingiustificata presenza dell’indagato nei luoghi frequentati dalla giovane, tutti atti che consentivano di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del 32enne. Pertanto, il G.I.P. presso il Tribunale di Benevento, accogliendo la richiesta della locale Procura, ha emesso a carico dell’indagato il provvedimento applicativo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente frequentati dalla stessa, misura ritenuta necessaria e al contempo adeguata per tutelare la persona offesa.
La misura eseguita è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini, quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.