VALLO DELLA LUCANIA. Due diversi interventi di contrasto ai reati di "Codice Rosso" nel Cilento, in poche ore, da parte della Procura di Vallo della Lucania. Nel primo caso il P.M. ha disposto l'allontanamento d’urgenza dalla casa familiare di un marito per il delitto di maltrattamenti posti in essere in danno della moglie. Secondo le indagini effettuate dalla Stazione Carabinieri di Marina di Camerota l’indagato, residente insieme alla moglie a Camerota, ha minacciato e picchiato la donna in diverse occasioni, controllandole anche il telefono e pedinandola.
La persona allontanata, poi, il 31 luglio, si era anche recata sul luogo di lavoro della moglie percuotendola con un pugno al petto per motivi di gelosia. A fronte di queste evenienze, pur in assenza dello stato di flagranza, la Procura ha disposto che l’uomo venisse immediatamente allontanato dalla casa coniugale e fosse costretto a tenere una distanza dall’abitazione della vittima e dai luoghi da lei abitualmente frequentati, ivi compreso quello di lavoro, di almeno 1.000 metri.
Nel secondo caso, invece, verificatosi in Foria di Centola, è stata disposta la traduzione in carcere di un indagato tratto in arresto dalla Stazione Carabinieri di Centola - Palinuro per il delitto di atti persecutori e lesioni con l’utilizzo di un bastone posti in essere nei confronti di una vicina di casa.
Questa seconda vicenda origina da una lite per questioni di vicinato, poi aggravatasi nel corso del tempo, in cui l’indagato prima ingiuriava e poi minacciava di morte una coppia di vicini. Il 31 luglio, inoltre, costui aveva colpito al capo la donna con un bastone provocandole un trauma cranico ed il giorno dopo - rivedendo la vittima - la aveva pesantemente minacciata con un’ascia. Nel corso della perquisizione effettuata nell’abitazione dell’indagato è stato anche ritrovato un pugnale di fabbricazione artigianale, sottoposto a sequestro insieme agli altri oggetti atti ad offendere utilizzati per le minacce.
Entrambi i procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari ed i provvedimenti emessi dovranno essere sottoposti al giudice per le indagini preliminari per la loro convalida. Le accuse dovranno essere vagliate nelle ulteriori fasi del procedimento poiché gli indagati sono da presumere innocenti fino a sentenza definitiva di condanna.