NAPOLI. Nuova operazione del Nucleo Carabinieri Forestale di Napoli: durante alcuni controlli presso il Policlinico "Federico II" hanno riscontrato gravi irregolarità nella gestione dei rifiuti e nel trattamento delle acque reflue.
L'Azienda Ospedaliera Universitaria, secondo quanto emerso dagli accertamenti, ha ottenuto dall'Ente Idrico Campano l'autorizzazione per lo scarico nella pubblica fognatura delle acque dei servizi igienici e di condensa.
Negli scarichi, però, sono stati rinvenuti anche residui delle mense e rifiuti sanitari come cerotti e garze; nella vasca di ultimo filtraggio, trovate addirittura siringhe e provette per esami. Si tratta dunque di sversamenti di reflui industriali non autorizzati, che hanno innescato il sequestro preventivo dell’impianto, assicurandone comunque la facoltà d’uso per garantire la continuità delle attività ospedaliere.
In un'area di circa 250 metri quadrati sono stati trovati, inoltre, rifiuti sanitari contenuti in recipienti non chiusi ermeticamente ed esposti agli agenti atmosferici ed alle alte temperature. Scoperte anche due apparecchiature dismesse, utilizzate per la produzione di risonanze, senza adeguata protezione.
Deferite all’autorità giudiziaria tre figure apicali: il direttore generale e il direttore sanitario del policlinico "Federico II", e il Responsabile Unico della Prevenzione dell’ospedale "Vanvitelli", accusati di gestione illecita dei rifiuti e scarico non autorizzato di reflui.