NAPOLI. “L'emergenza cinghiali mette in ginocchio Cilento e aree interne”. Duro l’affondo di Aurelio Tommasetti, capo dell’opposizione nel Consiglio regionale della Campania e consigliere regionale della Lega, su quella che ormai è diventata una piaga persino nei centri abitati. “Non si può restare indifferenti di fronte a un fenomeno che mette a rischio il decoro e la sicurezza – tuona Tommasetti – L’ultima goccia sono le immagini, diffuse a macchia d’olio sul web, degli ungulati che passeggiano tranquillamente sul lungomare di Santa Maria di Castellabate. Una situazione vergognosa per i residenti e i tanti turisti che in quest’ultimo scorcio di estate ancora frequentano le località cilentane, trovandosi ad assistere ad un simile e confortante spettacolo”.
Tommasetti si chiede quando si deciderà di mettere mano al problema seriamente, senza proclami ma ascoltando finalmente gli innumerevoli appelli lanciati dalle comunità locali: “Il turismo è solo un aspetto. Abbiamo già dimenticato i danni incalcolabili all’agricoltura, a causa di esemplari che alzano steccati e distruggono i campi? Nelle aree interne ci sono intere famiglie che vivono dei raccolti e finiscono sul lastrico. La loro disperazione sembra passare in secondo piano, eppure è inaccettabile che i cittadini siano quasi costretti ad abituarsi e rassegnarsi alla presenza di questi animali”.
Il consigliere regionale non ci sta: “Conosciamo bene la portata dei danni causati dai cinghiali, oltre alla loro pericolosità lungo le strade della provincia dove provocano incidenti, a volte con conseguenze irreparabili. Le tragedie sono dietro l’angolo, specie ora che frequentano sempre più spesso i centri abitati, e intanto nelle campagne la devastazione prosegue. Dove sono le istituzioni, e mi riferisco in particolare all’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania? I tempi sono maturi per azioni molto più incisive”.