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IL PLAY CAMPANO
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Basket, i 40 anni di Cantone: Dall'Eurolega ad Avellino: le sfide dell'eterno 'Carletto'
Comunicato Stampa
16 settembre 2025 15:35
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NAPOLI. Prima uomo e poi playmaker. Di grande livello in entrambi i ruoli. Facciamo tutti gli auguri a “Carletto” Cantone: 40 anni oggi di cui almeno 25 trascorsi sui parquet. E per ben 18 stagioni orgoglioso di vestire le canotte dei team campani. Una leggenda del basket regionale, e non esageriamo! Partendo dalla sua Sant’Antimo dove col conterraneo Ciccio Ponticiello, suo coach per diversi anni, ha contribuito a lanciare il club locale verso l’A2. Un cambio di dimensione dalla C verso i piani alti che nella città della melannurca neanche i più ottimisti si sarebbero aspettati con lo sbarco al PalaPuca di Troy Bell, ex stella Nba. E poi la Juvecaserta sempre negli anni giovanili fino a salire con lo Scafati di Longobardi dove ha esordito in serie A con Marco Calvani capoallenatore. Poi il richiamo ancora di casa ed il ritorno a Sant’Antimo che sfidava in A2 le big del basket italiano come Reggio Emilia. Mai domo. Per un agonista come lui non è mancato il desiderio di  confrontarsi fuori dalla comfort zone tra Matera, Latina, Orzinuovi, Cento, Omegna. Un “benvenuto al nord” che gli ha permesso di capire il basket a tutte le latitudini e di leggerlo anche meglio negli anni più maturi. Lo sbarco in terza serie prima con Salerno e poi un quadriennio, si ma dove? Di nuovo a Sant’Antimo, a casa, con la PSA il nuovo club gestito da Maurizio Balbi ora trasferito a Casoria per un palasport ritenuto dal club ingovernabile. Gli mancava l’Irpinia è ha voluto colmare l’anno scorso la lacuna. Galeotto, per un matrimonio che è al secondo anno, un suo intervento televisivo proprio sulla fine di ottobre a “Canestro” dove tra gli ospiti c’era Nino Sanfilippo al tempo tecnico dei lupi ed oggi coach a Nocera assistito da Ciùro Abete. Dopo qualche giorno l’idillio. Carletto è ad Avellino con la Scandone del presidente Trasente in un palasport di livello europeo come il Del Mauro, l’unico ahinoi in Campania che potrebbe ospitare - come già è successo - con qualche rifinitura anche una gara di Eurolega qualora ci fosse la necessità. Lì Carletto ha timonato insieme a Fabrizio Trapani il branco dei lupi che sono arrivati nella lega di B interregionale fino alla fine di tutto contro Piazza Armerina; per un canestro beffardo dei siciliani sul gong però hanno dovuto resettare e ripartire. Una delusione? Ma no, non per Carlo. Alla maggior parte verrebbe la voglia di mollare vicino ai 40 ma Carletto non si ferma, vuole spingere ancora per completare la sua mission e magari chiudere il suo magnifico percorso in bellezza e con una nuova promozione in B nazionale. Accadrà, non accadrà: lo scopriremo solo vivendo. Una cosa è certa: comunque vada sarà un successo. Chapeau!   



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