POLLICA. Una lettera al Partito Democratico per chiedere la costituzione di parte civile nella prossima udienza del 17 ottobre sull’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo. A scriverla, a poche ore dalla prima udienza preliminare svoltasi ieri mattina al Tribunale di Salerno, è stato il figlio Antonio Vassallo:
“Alla cortese attenzione della Segreteria Nazionale del Partito Democratico,
mi rivolgo a Voi con profonda amarezza. Mio padre, Angelo Vassallo, fino all’ultimo giorno della sua vita ha rappresentato il vostro partito, e dopo la sua morte molte sedi del Partito Democratico, anche a livello nazionale, sono state intitolate al suo nome. Nel 2015, attraverso un post pubblico divenuto virale e letto da migliaia di cittadini, chiesi esplicitamente che il Partito Democratico non candidasse Franco Alfieri sul territorio cilentano. Quella richiesta rimase inascoltata; furono i cittadini stessi a respingerne la candidatura. Oggi Alfieri è agli arresti domiciliari e indagato per corruzione e turbativa d’asta nell’assegnazione di appalti pubblici. Scrivo oggi, per la seconda volta, per invitarvi a costituirvi parte civile nella prossima udienza fissata per il 17 ottobre. Si tratta di un atto che non solo rafforzerebbe la battaglia giudiziaria per dare giustizia a mio padre, ma che rappresenterebbe anche un gesto politico e morale di coerenza con i valori che il Partito Democratico dichiara di difendere. In caso contrario, vi chiedo di spiegare apertamente le ragioni per cui avete scelto di non costituirvi nel processo apertosi ieri presso il Tribunale di Salerno, fase delle indagini preliminari sull’omicidio di mio padre. Una scelta che sorprende e addolora, tanto più alla luce del fatto che persino Bruno Humberto Damiani – inizialmente indagato e poi riconosciuto innocente – ha ritenuto doveroso costituirsi parte civile. Ritengo che una spiegazione pubblica e trasparente sia dovuta, non solo alla mia famiglia, ma a tutti i cittadini che hanno creduto e continuano a credere nei valori di legalità e giustizia che mio padre ha incarnato fino al sacrificio della propria vita”.