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L'APPELLO
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Campania, Puad: Confesercenti ascolta la voce degli operatori balneari
Comunicato Stampa
23 settembre 2025 14:27
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CAMPANIA. La Regione Campania ha classificato i 60 comuni costieri secondo il PUAD (Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali), suddividendoli in tre categorie:

- A – Alta valenza turistica

- B1 – Ordinaria valenza turistica

- B2 – Limitata valenza turistica

Questa classificazione, definita dalla Legge Regionale n. 5/2013, valuta le potenzialità turistiche e ricreative delle aree demaniali marittime, rappresentando uno strumento fondamentale per la pianificazione territoriale, come previsto dal Decreto Legge n. 400/1993. Un contesto critico per gli operatori balneari. Nel 2024, i territori rientranti nella categoria A hanno visto raddoppiare i tributi locali, generando un impatto economico significativo in un momento di forte crisi per le imprese balneari. I lavoratori, primi collaboratori delle aziende, si trovano a fronteggiare un aumento del carico fiscale pur di continuare a svolgere la propria attività.

L’appello di FIBA Confesercenti Campania. Il presidente regionale Raffaele Esposito lancia un appello, l'ennesimo, ai comuni rivieraschi affinché si avvii una fase di ascolto e confronto con le associazioni di categoria e le imprese del territorio, prima di procedere con l’elaborazione dei bandi previsti entro giugno 2027. “Sarebbe un grave errore – dichiara Esposito – presentare piani di gestione delle aree demaniali comunali già definiti, senza aver consultato chi opera quotidianamente sul territorio. Il PUAD stesso richiama la necessità di coinvolgere le realtà locali in un processo di concertazione e coordinamento.”

Premiare la sostenibilità e la regolarità. FIBA Confesercenti sottolinea l’importanza di valorizzare le imprese che operano in armonia con l’ambiente e il tessuto socioeconomico locale, premiando quelle prive di pendenze con l’ente comunale e che si distinguono per pratiche legate alla sostenibilità balneare, privilegiando la storicità aziendale ed i requisiti professionali. È necessario inoltre contrastare il fenomeno delle autorizzazioni stagionali non regolamentate veri competitor di chi ha l'impresa balneare con tutti i servizi annessi con enormi costi di gestione.  Verso una gestione condivisa e lungimirante. Solo attraverso una fase di ascolto propedeutica sarà possibile sviluppare piani di utilizzo delle aree demaniali coerenti con le esigenze dell’utenza nazionale e internazionale. Servizi di qualità, accessibilità, tutela ambientale e valorizzazione del patrimonio costiero devono essere al centro della progettualità, soprattutto in una regione come la Campania, che vanta eccellenze assolute nel panorama turistico italiano.

 



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