TORINO. Antonio Conte, tecnico del Napoli, al termine di Torino 1-0 Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa

“Hojlund e McTominay? Erano qui perché c’era l’intenzione di farli giocare. A Scott è successo giovedì, in un contrasto dopo il quale ha dovuto mettere 6 punti sopra la caviglia. Ha provato ad allenarsi successivamente ma poi ha preferito restare in disparte. Avevamo provato determinate cose anche con lui, ma alla fine ho cominciato a studiare un’alternativa. Hojlund è arrivato molto stanco dalla nazionale, non dimentichiamo che lui non stava giocando e ha fatto tutte le partite con noi, aveva accumulato solo 15 minuti prima che arrivasse a Napoli. Ha avuto un piccolo affaticamento al quadricipite, ma come ho già detto quest’anno bisogna giocare ogni 3 giorni e anche un piccolo affaticamento diventa un problema. In questo caso i medici erano negativi e non aveva senso rischiarlo. Di alternative ne abbiamo, quindi meglio un cavallo sano che uno zoppo. Io non forzo nessuno, il calciatore deve essere convinto al 100% e si deve sentire bene, altrimenti gioca qualcun altro. Abbiamo una rosa e abbiamo fatto mercato: Hojlund non ha giocato, è toccato a Lucca e poi ad Ambrosino. Nel primo tempo abbiamo forse indossato le scarpe da ‘ballerina’, eravamo belli da vedere in costruzione ma quando c’era da incidere non abbiamo avuto quella cattiveria e energia per far male agli avversari. Nel secondo tempo abbiamo alzato i giri, ma nell’ultimo terzo di campo dobbiamo essere più efficaci e più cattivi. Siamo la squadra che ha il maggior possesso palla in Italia, che sta più tempo nella metà campo avversaria, e la squadra che insieme all’Inter sta di più nell’ultimo terzo delle squadre avversarie, ma a livello di concretizzazione siamo 14esimi. Ci vuole più cattiveria perché non puoi tenere la palla per 70 minuti e non fare neanche un gol. Delle assenze non mi piace parlare, non sarebbe giusto nei confronti di chi gioca. Questi ragazzi ci danno sempre tutto. Il gol di oggi è scaturito da un rimpallo fortuito che ha mandato Simeone in porta, non è che ci sia stata una disattenzione o una diagonale mancata. Quest’anno stiamo facendo un calcio molto più aggressivo e propositivo, la strada per fare un ulteriore step in avanti è entrare sempre in campo per dominare la partita, poi è ovvio che di conseguenza le altre squadre giochino di rimessa e trovino anche qualche spazio. Dobbiamo migliorare quando andiamo forte in pressione. Lucca? Non mi piace parlare dei singoli. Lui fa parte dei nuovi, deve continuare a lavorare per alzare il livello e la nostra stagione passerà molto dalla crescita di chi è già arrivato. Se al blocco che ha vinto lo scudetto aggiungi dei valori, poi bisogna avere la pazienza di farli crescere col passare delle partite. C’è solo da lavorare, cercando di proseguire nella nostra crescita. Bisogna scindere la prestazione dal risultato, perché anche con il Milan la prestazione è stata positiva. Oggi nel primo tempo siamo stati troppo ‘bellini’, ma la partita l’abbiamo fatta. Abbiamo concesso un gol su una situazione fortuita, e alla fine il risultato è negativo. Anche il pareggio ci sarebbe stato stretto, ma complimenti al Torino per aver fatto la partita che doveva. Noi continuiamo ad andare avanti, sapendo che dobbiamo affrontare il nostro percorso. Dobbiamo essere seri e sereni per capire che dobbiamo continuare nella nostra crescita”.