VALLO DELLA LUCANIA. Il 24 ottobre, alle ore 17, a Vallo della Lucania sarà presentato il format “Giornate del Patrimonio cilentano”, ideato e curato dal prof. Aniello Amato. Il format nasce con l’intenzione di riflettere sul Patrimonio cilentano in prospettiva interdisciplinare e secondo studi provenienti da vari settori umanistici: Sociologia, Dialettologia, Antropologia, Storia e Archeologia. In particolare, saranno organizzate giornate di studio, contrassegnate dalla partecipazione di studiosi e ricercatori del mondo accademico e indipendente e delle serate incluse nel Festival dei Dialetti Cilentani. In questo caso, saranno organizzati eventi variopinti, caratterizzati da canti, balli, musiche, poesie e sketch teatrali in dialetto locale. In modo più specifico, il 24 ottobre, presso il Palazzo della Cultura, alle ore 17 sarà inaugurata la Mostra d’Arte “Volti, borghi e paesaggi del Cilento”, ideata e curata da Aniello Amato. L’esposizione è stata aperta tramite avviso pubblico del Comune di Vallo della Lucania a quanti amano raccontare con le arti figurative e la fotografia il territorio cilentano. Infatti, non è stata condotta una selezione delle opere da parte del curatore Amato, al fine di rendere l’evento democratico e partecipato. All’interno di questa ampia cornice c’è una “Mostra nella Mostra”, diretta da Marisa Russo, nota giornalista, e intitolata “Messaggi e simboli del principale albero del Cilento, l’Ulivo, che piange l’assenza della pace”. La giornalista interverrà nel corso della serata del 24 ottobre per parlare di questa Mostra simbolista sull’ulivo, sulla Mostra organizzata da Aniello Amato e, in generale, sui problemi e le visioni future nel Cilento. In seguito, sarà effettuato un ricordo in onore di Giovanni Bianco da parte di Franco Formisano e Lidia Ametrano e poi spazio al dibattito sul Patrimonio cilentano, a cura di vari studiosi: il dialettologo e storico Aniello Amato, l’antropologo Luigi Leuzzi, il sociologo Pasquale Martucci e la direttrice del Polo Museale di Moio della Civitella, Giusi Del Giudice. Sabato 25 ottobre, invece, a partire dalle ore 17, ci sarà un reading di poesie in dialetto e in italiano, libero a chiunque intenda partecipare. Domenica 26 ottobre, infine, sempre dalle ore 17 ci sarà una serata teatrale, con sketch e monologhi messi in scena da varie compagnie amatoriali cilentane, e la chiusura della Mostra artistica sul Cilento. Le serate saranno presentate da Angelo Cortazzo, presidente dell’associazione giovanile KAIRÒS, e moderate dalla scrittrice Antonella Casaburi.
Le ragioni del format “Giornate del Patrimonio Cilentano”
Il format ha lo scopo di attuare l’articolo 3 del programma “Europa creativa 2021-2027”, relativo al sostegno dei settori culturali e creativi dei Paesi dell’UE, che sancisce la salvaguardia, lo sviluppo e la promozione della diversità culturale e linguistica dell’UE e del patrimonio culturale. Questo format nasce con l’intenzione di riflettere sul Patrimonio cilentano in prospettiva interdisciplinare e secondo studi provenienti dai settori: Sociologia, Dialettologia, Antropologia, Storia e Archeologia. In particolare, saranno organizzate giornate di studio oppure delle serate incluse nel Festival dei Dialetti Cilentani, un momento variopinto, contrassegnato da canti, balli, musiche, poesie e sketch teatrali in dialetto locale. I dialetti cilentani sono i più complessi a livello strutturale di tutta la Campania, discostandosi dal modello linguistico napoletano per molti aspetti. Inoltre, nel Basso Cilento occorrono sistemi vocalici misti e di difficile classificazione, secondo le categorie fissate da Giovambattista Pellegrini nel 1977, cioè vi sono sistemi di tipo siciliano, galloitalico, panromanzo e marginale, cioè di tipo rumeno. Il format nasce da un’idea del sott. Aniello Amato, condivisa da scrittori, attori, artisti e amanti degli usi e dei costumi cilentani.
Esso mira a riscoprire la storia locale attraverso la divulgazione di documenti d’archivio, l’antropologia, la gastronomia, la fitoterapia e l’archeologia mediante il potente mezzo delle lingue locali, la massima espressione dell’identità di un popolo. Per questi obiettivi il progetto si avvale della collaborazione di Enti, Comuni, Pro Loco e associazioni culturali: il Comune di Vallo della Lucania, l’Istituto musicale Goitre e l’omonima associazione di Vallo della Lucania, la Comunità montana “Gelbison e Cervati” e Kairòs, canale youtube di cultura giovanile e cilentana del presentatore Angelo Cortazzo. L’immagine usata come icona del format è un quadro di Mario Romano, famoso artista di Gioi, e rappresenta alcuni contadini in pieno mese di luglio alle prese con la raccolta delle spighe di grano per la mietitura e la trebbiatura nelle campagne del Cilento interno. In primo piano si vede un bambino intento alla lettura e sullo sfondo il Monte Stella, che nel X secolo era chiamato Monte de Cilento, da cui muove l’attuale toponimo. La canzone portavoce del progetto è Chesta è la tèrra mia, cantata da Antonietta Speranza, voce dei Koros Mediterraneo, e tratta dall’omonima poesia di Giuseppe Liuccio.
Attività da svolgere nell’ambito delle Giornate del Patrimonio Cilentano
Il format è itinerante e ha i seguenti obiettivi:
1. saranno organizzate Giornate di Studio, ossia convegni inerenti alle discipline suddette attraverso ricercatori, operatori culturali, studiosi e scrittori.
2. Presentazioni di libri, di prodotti audio-visivi e altro materiale relativo al Cilento.
3. Serate dal titolo “Festival dei Dialetti Cilentani” caratterizzate da momenti alternati di ballo, canto, musica popolare, sketch teatrali e letture poetiche in dialetto cilentano.
4. Mostre artistiche a tema sul Cilento.
5. Visite guidate a luoghi cilentani di particolare interesse storico.
6. Partecipazione a qualsiasi iniziativa promossa da Enti e Associazioni locali.
7. Mostre di artigianato locale con oggetti della civiltà agro-pastorale e non solo.
8. Mostre d’Arte Visiva di varie tematiche, legate o meno al Cilento, poiché gli artisti nelle loro varie espressioni, attitudini e tipologie rappresentano la società in cui vivono e offrono molteplici chiavi di lettura degli eventi che ci circondano.