Contro il depotenziamento dell'ospedale civile di Agropoli, la popolazione della cittadina cilentana è scesa nuovamente in strada: si è tenuto il 1° luglio scorso, ad Agropoli, un corteo di protesta al nuovo Piano Ospedaliero Zuccatelli, che prevede l'uscita dalla rete di emergenza del nosocomio e la trasformazione dello stesso in polo specialistico. Al corteo di protesta contro la perdita del pronto soccorso, organizzato dal locale comitato civico presieduto da don Bruno Lancuba, hanno partecipato centinaia di persone, i sindaci del comprensorio, associazioni ed organizzazioni sindacali, che hanno dichiarato una giornata di "lutto cittadino", in via provocatoria, a cui è seguita una serrata dei commercianti.

"Dobbiamo far sentire la nostra voce affinché le istituzioni regionali si rendano conto dell'importanza della struttura ospedaliera, non ci arrenderemo", dichiara il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, deciso nella battaglia pro ospedale. "Il corteo di protesta - conclude - è stato solo un primo passo per affermare il nostro diritto alla salute".

Ad oggi, l'unica certezza del futuro del nosocomio agropolese è che il pronto soccorso funzionerà regolarmente fino alla fine dell'estate. La decisione è frutto dell'accordo tra il commissario dell'Asl, Ferdinando De Angelis, e la vicepresidente della Commissione Ordinaria Sanità, Anna Petrone (Pd).

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