CAPACCIO. Appalto per il completamento e l’adeguamento della rete fognaria nel Comune di Capaccio: l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti e Lavori Pubblici ha avviato, il 18 luglio scorso, un’istruttoria al fine di verificare eventuali profili di criticità del disciplinare di gara e del bando, che ammonta a 3,5 mln di euro. Il dirigente dell’ufficio NA3, l’ing. Marco Marzoli, ha infatti richiesto al responsabile unico del procedimento, l’ing. Carmine Greco, la trasmissione dell’intero progetto posto a base di gara, nonché notizie sullo stato della procedura e di eventuali contenziosi in corso. Tale provvedimento è scaturito da una richiesta di annullamento della procedura di gara, con annessa segnalazione all’Autorità di vigilanza, presentata il 22 aprile 2013, da una della ditte partecipanti, ovvero la “Traiano Costruzioni - Gruppo Pecoraro”, avente sede legale in L’Aquila, i cui legali contestano la presenza di presunte violazioni alle vigenti normative in materia di appalti pubblici: in particolare, viene ravvisata “una procedura di aggiudicazione caratterizzata da forti limiti alla libera concorrenza, con offerte non omogenee e quindi confrontabili solo in modo arbitrario”, relativamente alla presentazione, come richiesto nel disciplinare, di “offerte migliorative che potrebbero non essere supportate dai pareri degli enti competenti (Soprintendenza, ente strade, varianti, espropriazioni, ecc.)”. A tal fine, Greco è stato invitato ad inoltrare entro 20 giorni una dettagliata relazione per illustrare che tipo di migliorie cantierabili, e proposte di estensione della rete fognaria, possono essere effettivamente presentate dai concorrenti. Il termine fissato per la procedura ispettiva è di 90 giorni. Lo stesso Greco, il 30 aprile 2013, aveva inviato risposta alla segnalazione trasmessa dalla “Traiano Costruzioni”, delucidando sulla tipologia delle migliorie e delle estensioni della rete, e quindi respingendo al mittente la contestazione, asserendo che la ditta ha regolarmente eseguito anche un sopralluogo, aggiungendo che, delle circa 50 altre imprese interessate all’appalto, “nessuna si è mai lamentata, e nel merito le censure sono infondate in quanto non è deducibile alcuna asserita arbitrarietà decisionale della stazione appaltante conseguente da una non omogeneità delle offerte”. Non solo: l’ing. Greco ha precisato che “i lavori previsti sono stati finanziati con fondi Cipe, e che il Comune di Capaccio, per non perdere tale finanziamento, ha dovuto attenersi a tempistiche stringenti”. Nonostante ciò, l’Autorità per la Vigilanza ha deciso ugualmente di volerci vedere chiaro: l’ultima seduta di gara prevista per domani, dunque, potrebbe essere rinviata. Sarebbe la quarta volta, visto che, nelle tre date fissate in precedenza, la procedura di aggiudicazione è stata sempre aggiornata per l’indisponibilità della Commissione.

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