Attualità
LA TRAGEDIA NELLE GROTTE
LA TRAGEDIA NELLE GROTTE
Palinuro, morte sub: quattro avvisi di conclusione indagini, spunta nuova indagata
Redazione
12 ottobre 2013 13:38
Eye
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PALINURO. Si è chiusa l’inchiesta preliminare sulla morte dei quattro sub avvenuta durante un’immersione nella grotta degli Occhi, a Palinuro, oltre un anno fa (nella foto). La Procura di Vallo della Lucania, coordinata dal sostituto procuratore Renato Martuscelli (ora passato alla Procura Generale di Salerno) e dal procuratore capo Gianfranco Grippo, ha notificato infatti l’avviso di conclusione delle indagini nei confronti di quattro persone, presunte responsabili della tragedia ed accusate di omicidio colposo in concorso. Destinatari del provvedimento sono Mauro Navarra, titolare del diving center “Pesciolino Club” di Palinuro, e i due istruttori romani Marco Sebastiani e Stefano D'Avec, superstiti della tragedia ed entrambi dirigenti della “Big Blue School” di Roma, dove i quattro sub avevano preso il brevetto circa un mese prima della tragedia, avvenuta all'interno delle grotte cilentane sommerse. A conclusione delle indagini è spuntato infine un quarto nome nuovo, ovvero quello di Annalisa Lupini, moglie di Stefano D’Avec, indagata per concorso in omicidio colposo: la donna, all’epoca dei fatti, non partecipò all’escursione subacquea in quanto in stato di gravidanza, ma la Procura vallese le ha comunque contestato il fatto che, in qualità di esperta, non avrebbe di fatto impedito l’immersione. Inizialmente, tra gli indagati figurava anche la guida Douglas Rizzo, che era da poco in servizio al diving center di Palinuro, ma le indagini hanno permesso di accertare (attraverso sopralluoghi, ricostruzioni video dei fatti ed analisi delle attrezzature usate per l’immersione) che l’uomo è entrato per ultimo nel ramo infangato delle grotte e non ha esitato a tornare indietro per aiutare i tre sub in difficoltà, trovando poi anche lui la morte all’interno delle grotte.  A perdere la vita all’interno della Grotta degli Occhi, il 30 giugno del 2012, furono il 23enne Telios Panaiotis (difeso dagli avv. Silverio Sica e Benedetta Sirignano su nomina dei familiari), la 36enne salernitana Susy Cavaccini e i 41enni Andrea Petroni e Douglas Rizzo, i cui familiari ora chiedono giustizia e l’individuazione di eventuali responsabilità penali.


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