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Sant’Egidio del Monte Albino, prestavano soldi con tassi usurai: in manette due incensurati
Comunicato Stampa
08 novembre 2013 09:45
Eye
  1994

SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO. Ieri, in Nocera Inferiore, i Carabinieri del  Reparto Operativo del Comando Provinciale di Salerno hanno dato esecuzione ad un decreto di fermo del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno - Direzione Distrettuale Antimafia emesso nei confronti di due incensurati, il 51enne Giuseppe Amato (nella foto a sinistra) ed il 32enne Francesco Mazzaro (nella foto a destra), entrambi di Sant’Egidio del Monte Albino (SA), ritenuti responsabili di usura ed estorsione continuate in concorso aggravate dal metodo mafioso. Le indagini, condotte dai militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, e coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Vincenzo Montemurro, sono scaturite a seguito di denuncia della vittima ormai in preda alla disperazione ed alla paura conseguente alle  minacce verso la propria persona e la famiglia. Tutto ha avuto inizio nell’ottobre del 2012, quando a fronte di contingenti difficoltà economiche, il denunciante, un operaio residente a Cava dè Tirreni, si é visto costretto a rivolgersi ad Amato Giuseppe che gli ha accordato un prestito iniziale di 15mila euro con la pretesa della restituzione di ben 21mila euro entro il primo mese. Da qui la lenta ed inesorabile caduta nella disperazione di fronte  ad interessi che facevano lievitare in modo esponenziale la somma pretesa fino all’ammontare di 250mila euro, il tutto con l’inevitabile seguito di minacce e pressioni volte a coartare la volontà della vittima. Tutto questo ha avuto il suo sviluppo nel volgere di un anno. A fronte delle obbligazioni sempre più pesanti, la vittima consegnava a garanzia del debito assegni per importi sempre maggiori così  come richiesto dagli usurai. Questi ultimi erano arrivati al punto di pretendere che la vittima  vendesse un immobile di sua proprietà onde totalizzare la somma richiesta per l’estinzione del debito. L'attività investigativa ha consentito di raccogliere in breve tempo significativi elementi di riscontro. Dopo che vittima ed usurai hanno convenuto un incontro nei pressi del casello A/3 di Nocera Inferiore, ad avvenuta consegna di una piccola somma di denaro all’interno della vettura della vittima, i militari sono intervenuti bloccando Francesco Mazzaro, recandosi subito dopo  presso l’abitazione di Giuseppe Amato, dove sono stati rinvenuti e sequestrati, oltre agli assegni lasciati in garanzia dalla vittima, un revolver calibro 38 special, con relativo munizionamento, una pistola semiautomatica giocattolo, priva del tappo rosso, e denaro contante sulla cui provenienza sono in corso accertamenti. I fermati sono stati ristretti presso il carcere di Salerno Fuorni a disposizione dell’A.G. 



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