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operazione DEL NOE di Salerno
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Scafati, emissioni in atmosfera non autorizzate: sequestrato stabilimento industriale
Comunicato Stampa
19 novembre 2013 16:04
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SCAFATI. I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno, agli ordini del Capitano Giuseppe Ambrosone, a Scafati, hanno apposto i sigilli di sequestro ad una nota attività produttiva industriale del posto dedita alla realizzazione di imballaggi in carta e cartone per alimenti. L’attività di polizia giudiziaria eseguita dai Carabinieri e che ha portato al sequestro preventivo odierno in esecuzione al decreto del GIP del Tribunale di Nocera Inferiore, dott. Paolo Valiante, è stata coordinata dai magistrati della sezione reati ambientali della Procura Nocerina, guidata dal Procuratore Capo Giovanni Francesco Izzo. La Procura della Repubblica ha anche emesso informazione di garanzia a carico del legale rappresentante della società interessata per le diverse violazioni emerse in ordine ai reati previsti dal D.L.vo n.152/2006 (codice dell’Ambiente). Difatti il legale rappresentante della società in questione è indagato per la violazione dell’articolo 279 del D.Lgs 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente) in relazione all’esercizio dell’attività produttiva senza essere in possesso di autorizzazione per le emissioni in atmosfera. In particolare, a seguito dei controlli eseguiti dai Carabinieri del N.O.E., si è proceduto al sequestro preventivo dello stabilimento, esclusi gli uffici amministrativi e delle aree di piazzale, di una nota attività industriale dedita alla fabbricazione di imballaggi in carta e cartone per alimenti. Nello specifico, dagli accertamenti effettuati dai Carabinieri del N.O.E. presso l’impianto produttivo è emerso che nell'area aziendale erano presenti 3 macchine per la stampa offset, dotate di cappe di aspirazione che convogliavano le emissioni all'esterno dell'opificio sul piazzale esterno al capannone di lavorazione mediante una canna fumaria unica in acciaio, nonché altre 7 macchine (1 accoppiatrice, 2 fustellatrici, 3 piegaincolla, 1 per la stampa a caldo) non collegate ad alcun impianto di aspirazione, e senza che, a tal proposito, la ditta fosse in possesso della prescritta autorizzazione alle emissioni in atmosfera. Inoltre, al legale rappresentante della società, in relazione alla normativa di prevenzione degli incendi, è stata contestata la violazione dell’art.20 in relazione all’art.16/2 D.Lgs 139/2006 perché quale attività industriale esercente le attività di cui ai punti 34 e 76 dell’Allegato I al D.P.R. 151/2011, era sprovvista del certificato di prevenzione incendi. Il Giudice per le Indagini Preliminari, pertanto, accogliendo la richiesta del Pubblico Ministero che ha condiviso le risultanze investigative dei Carabinieri, al fine di non consentire il protrarsi o l’aggravarsi del reato, ha ritenuto di disporre il sequestro preventivo di quanto descritto.



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