CAPACCIO. Dopo la durissima condanna in primo grado ad 8 anni e 4 mesi di reclusione, comminatale dal gup Donatella Mancini del Tribunale di Salerno, l’ex sovrintendente della Forestale, Marta Santoro, cambia collegio difensivo. D’ora in avanti, infatti, sarà il penalista Michele Sarno del foro di Salerno ad assumere la difesa della Santoro nei processi a suo carico. Sono in tutto tre: oltre a quello principale per concussione, per il quale l’avv. Sarno ha già preannunciato ricorso in Appello, l’ex comandante della Forestale è accusata di millantato credito nei confronti di un magistrato della Procura di Salerno, il dott. Roberto Penna (parte lesa), e di corruzione e favoreggiamento insieme all’imprenditore di Pompei, Santolo Donnarumma, coimputato nel procedimento penale. La Santoro rischia anche un quarto processo, in quanto indagata per favoreggiamento e falso, con il marito Antonio Petillo ed i due figli avuti dal primo matrimonio, in un’altra inchiesta insieme all’imprenditore alberghiero capaccese, Luigi Barlotti, coindagato per corruzione: dopo aver notificato gli avvisi di conclusione delle indagini a tutti i coinvolti, ed ascoltato Barlotti in procura, il pm Maurizio Cardea, titolare delle indagini, dovrà valutare se richiedere al gip eventuali rinvii a giudizio o l’archiviazione del procedimento, che tra l’altro vede l’avv. Sarno difendere sia tutta la famiglia Santoro che lo stesso Barlotti. Del collegio difensivo resterà a farne parte solo l’avv. Antonello Natale del foro di Vallo: interrotto dopo quasi due anni, invece, il rapporto con il noto penalista salernitano Antonio Zecca e l’avv. Angela Nigro di Capaccio. Nessuno dei legali ha voluto commentare la decisione della Santoro.