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COMUNE E CONSORZIO ALLE CORDE: REGIONE AVVIA NULLA OSTA
COMUNE E CONSORZIO ALLE CORDE: REGIONE AVVIA NULLA OSTA
Capaccio, centrale biomasse ad un passo: 30 giorni per 'fermare' la Biocogein, situazione ribaltata
Alfonso Stile
10 luglio 2014 00:18
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CAPACCIO PAESTUM. La realizzazione della centrale elettrica e termica a biomasse è ad un passo: Comune di Capaccio Paestum e Consorzio Sinistra Sele messi alle corde dalla Regione Campania che, acquisita e verificata la richiesta della Biocogein Srl, ha infatti avviato ufficialmente il procedimento di concessione del nulla osta preventivo per l’uso del terreno di 685 mq, in località Sorvella, attraversato dall’area di sedime della canaletta consortile dismessa la cui imprescindibile utilità ai fini irrigui, dichiarata dal Consorzio di Bonifica di Paestum, aveva di fatto bloccato il progetto da 8,3 mln della società napoletana in sede di acquisizione di tutti i pareri necessari in conferenza di servizi. La situazione si è quindi completamente ribaltata, ed ora sono il Comune ed il Consorzio ad avere 30 giorni di tempo per dimostrare, carte alla mano, se ci sono reali progetti di tutela in quell'area. Il conto alla rovescia è già iniziato, e tra un mese nessuno potrà più fermare la Biocogein Srl.

Ma procediamo per ordine. Il settore Genio Civile di Salerno della Giunta regionale, quale organo competente, ha comunicato via fax nel pomeriggio di ieri, l’inizio della procedura di rilascio del nulla osta, avendo constatato, dopo apposito sopralluogo, che della canaletta in questione “non vi è alcuna traccia” nell’area (individuata al catasto al foglio 5, particella 69), esprimendo preventivo parere favorevole, anche alla luce anche del fatto che, la stessa Biocogein Srl, si è dichiarata disponibile a cedere gratuitamente un’altra porzione del terreno acquistato in località Sorvella per ‘spostare’ la canaletta. Alla sdemanializzazione, poi, si procederà successivamente, ovvero a possesso acquisito ed effettivo uso dell’area per realizzare l’impianto di produzione di energia.

L’Unità Operativa Dirigenziale, così, ha invitato il Consorzio Sinistra Sele a comunicare se l’area demaniale in questione è interessata da programmi di bonifica, ed il Comune di Capaccio Paestum ad indicare se la stessa rientra in programmi di recupero o tutela ambientale. Il tutto, entro 30 giorni. Non solo: in merito alle missive dell’Amministrazione Voza, denuncianti una presunta volontà di “autorizzare ex post il progetto proposto dalla Biocogein Srl”, l’UOD ha replicato in maniera drastica, sottolineando che “la Regione Campania è l’ente tenuto ad esprimersi sulle richieste di concessione di aree appartenenti al Demani Idrico dello Stato, avanzate sia da privati che da amministrazioni pubbliche” e di aver svolto “attività finalizzata all’espressione del parere richiesto basato sull’effettiva funzionalità idraulica dell’area demaniale richiesta”. Parole che risuonano quasi come una sentenza, rendendo a priori inutile anche la proposta di ricorso al Tar avanzata dalla Giunta comunale capaccese per l’annullamento, o sospensione, di ogni eventuale provvedimento di autorizzazione unica a favore della Biocogein Srl: gli interventi relativi alle fonti FER, infatti, sono soggetti alla disciplina derogatoria dei vincoli urbanistici dettati dall’art. 12 del Dlgs 387/03, con la srl partenopea che ha già ottenuto tutti i nulla osta e pareri favorevoli dagli altri enti preposti. Biocogein, dunque, che fa sul serio: nessun progetto alternativo presentato nei 30 giorni concessi dall'ing. Fortunato Polizio della Direzione Generale dello Sviluppo Economico della Regione, poiché ad avviso dei loro avvocati, la centrale a Sorvella si può costruire benissimo e con tutti gli standard previsti dalla legge.

Il presidente del Consorzio di Bonifica, Vincenzo Fraiese, interpellato da StileTV sulla comunicazione di avvio della procedura da parte della Regione, ha preferito non rilasciare dichiarazioni, ma per tutelare gli interessi dell’ente e della comunità lo stesso Fraiese, oggi, si recherà personalmente a Roma, portando con sé l'intero fascicolo, per ascoltare il parere di un noto studio di avvocati sulla delicata questione, onde evitare d’incappare in passi falsi o atti forzati che potrebbero innescare onerose richieste di risarcimento danni da parte della Biocogein. Al contempo, sarebbero in corso approfondite verifiche sulla concessione dell’uso della canaletta al proprietario del fondo (venduto su compromesso alla Biocogein): nel caso sia stata eseguita una rimozione abusiva ed arbitraria della stessa, cioè mai espressamente autorizzata dal Consorzio, l’ente di bonifica potrebbe anche denunciare l’abuso ed adire le vie legali, rivalendosi contro il proprietario. Di positivo, resta solo il fatto che, da tempo, il Sinistra Sele persegue una politica di utilizzo di aree dismesse e non più utilizzate per l’irrigazione a scorrimento, per realizzarvi progetti innovativi e rafforzare la consistenza patrimoniale dell’ente: potrebbe, dunque, presentarne uno già in atto nella zona al Genio Civile, ma resta il nodo legato alla disponibilità della Biocogein a far spostare la canaletta.
Intanto, il Comitato cittadino presieduto da Maria Rosaria Bambacaro, ha chiesto udienza direttamente al Governatore Caldoro sulla questione, attivandosi per inoltrare il tutto alla Procura della Repubblica di Salerno. Ma ora, la strada per scongiurare la costruzione della centrale a biomasse appare decisamente in salita.



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