AGROPOLI. Ha diretto il suo primo allenamento con l’Agropoli, Pino Rigoli. Mezzora di colloquio con la squadra nel chiuso degli spogliatoi del “Guariglia”, prassi per conoscersi, iniziare a sciogliere il ghiaccio e poi dopo altri summit con staff tecnico e collaboratori, il via alla prima seduta quando il gruppo era già disposto sul sintetico del “Torre”. Qualche applauso, l’incitamento a far cambiare rotta ai delfini da una cinquantina di supporters presenti sulla tribunetta, curiosi di vedere all’opera Rigoli nel giorno dell’addio ad Egidio Pirozzi, con la tifoseria che ha seguito l’evolversi di una mattinata intensa, figlia dell’esonero dell’allenatore legato ai risultati ma anche ad un rapporto che è sembrato sfilacciarsi con l’ambiente che aveva contestato il trainer di Eboli al termine della partita persa con il Torrecuso. Rigoli, senza scambiare battute con la tifoseria, ha riunito ancora una volta in cerchio tutta la rosa prima di dare il via all’allenamento. In poche ore, per il tecnico siciliano, della provincia di Messina, è cambiato tutto. La chiamata della società del presidente Domenico Cerruti, l’approdo nel Cilento ed ora subito in campo per provare a risollevare le sorti dei biancazzurri, perché l’approdo dell’ex Akragas è un messaggio chiaro. Con gli elementi a disposizione, il desiderio del club che diviene il compito di Rigoli è quello di provare a vincere il campionato, con l’Agropoli attualmente a -9 dalla capolista Torrecuso. Sentimenti ed aspirazioni che combaciano con lo stesso Rigoli animato dalla volontà di riuscire a fare ciò che l’anno scorso è sfumato per un pelo ad Agrigento, con il Savoia a fare da corazzata e con la finale play-off persa soltanto ai rigori con la Correggese.