CAPACCIO. In merito all’articolo odierno apparso sul quotidiano “La Città”, inerente la situazione dell’isola ecologica in località Chiorbo, è mio dovere, purtroppo, fare delle precisazioni in ordine a delle inesattezze, e a delle dichiarazioni, che ho avuto modo di leggere: 

- Non corrisponde al vero che la situazione rappresentata si trascina da settimane, bensì si è verificata solo a partire da giovedì 11 novembre, poiché l’azienda Sarim è stata impegnata nella prioritaria bonifica di alcune aree alluvionate a seguito dell’esondazione del torrente Ciorlitto in località Ponte Barizzo, tralasciando quindi, solo per pochi giorni, il recupero degli rsu in alcune zone periferiche del comune, iniziando dai centri urbani. Infatti, in data odierna, la piazzola ecologica del Chiorbo risulta bonificata;

- Le telecamere intelligenti (Capaccio Paestum è uno dei pochi comuni in Italia ad averle installate per questa finalità) funzionano e funzionano bene, nel senso che, da quando sono state piazzate, si sono raggiunti risultati eccellenti, in quanto è stato quasi totalmente debellato il fenomeno di inciviltà che vedeva l’abbandono dei rifiuti sul suolo pubblico. Ad oggi, le piazzole ecologiche sorvegliate dalle telecamere intelligenti (5 su 18) non sono più discariche a cielo aperto. A testimoniare ciò, i circa 110 verbali elevati in tre mesi dalla Polizia Locale, per un ammontare di 55mila Euro, di cui 45 solo per la località Chiorbo. Si rammenta che la sanzione prevista ammonta a 500 Euro. La collocazione delle telecamere intelligenti integra un processo di civilizzazione teso ad educare tutti i cittadini a smaltire correttamente i rifiuti; bisogna ricordare che, laddove il cittadino trovi i cassonetti colmi, deve conferire i rifiuti presso un’altra piazzola ecologica e non depositarli suo suolo pubblico contribuendo alla formazione di microdiscariche: ciò non è consentito ed è sanzionato dall’ordinanza n. 3/2010. La ventilata proposta di spostare i cassonetti dalla località Chiorbo, dunque, non è risolutiva del problema, in quanto sarebbe come dire di non mandare più un bambino a scuola perché non vuole studiare.