CAPACCIO. Gli abitanti della frazione di Borgonuovo di Capaccio denunciano diversi problemi che interessano la contrada, i quali sarebbero stati portati all’attenzione dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pasquale Marino, senza che la stessa desse risposte concrete.  “Per l’Amministrazione noi siamo cittadini di serie B - affermano i residenti -  Circa un anno fa, in più di 150 abbiamo firmato una petizione, regolarmente protocollata, con la quale si chiedeva un incontro con l’Amministrazione per discutere di una serie di piccoli e grandi disagi che si vivono quotidianamente in questa contrada. Iniziando dalla mancata potatura degli alberi che costeggiano via Magna Graecia, i cui rami sono ormai entrati nei balconi, nelle finestre e sui tetti delle case, e dalla messa in sicurezza del manto stradale, ridotto a una gruviera con conseguente accumulo delle acque piovane che invadono i negozi al passaggio delle auto a grossa velocità.  Il manto stradale e l’impianto di illuminazione pubblica della principale via di accesso all’area archeologica sono a dir poco fatiscenti e privi dei fondamentali sistemi di sicurezza; scarsa, se non addirittura assente, la manutenzione dei tombini, intasati dalle foglie e causa degli allagamenti della strada”.

I residenti hanno lamentato anche delle campane di raccolta del vetro che “sono svuotate raramente, e quindi sono diventate discariche indifferenziate: tutto a pochi passi dall’area archeologica. Dopo un anno e una serie di solleciti verbali, non abbiamo avuto nessuna risposta, anzi i problemi si sono aggravati”.

I residenti hanno dunque rinnovato l’appello al sindaco Pasquale Marino per un incontro pubblico:  “Chiediamo siano rispettati i nostri diritti. Noi non siamo cittadini di serie B, devono essere prese in considerazione anche le nostre esigenze così come quelle delle altre borgate. Se i nostri diritti di cittadini di Capaccio ci vengono negati, allora vuol dire che non ci spetta neanche l’onere di pagare i tributi comunali”.