Attualità
Bcc Capaccio, Festa Socio e discorso Guglielmotti
Redazione
06 gennaio 2011 12:05
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Guglielmotti_Giuseppe

 

CAPACCIO. Tradizionale Festa del Socio per la Bcc di Capaccio Paestum, al Savoy Beach Hotel, il giorno dell’Epifania. La cassa rurale capaccese, presieduta dall’avvocato Giuseppe Guglielmotti, ha chiamato a raccolta tutti i componenti del Consiglio d’Amministrazione, i dirigenti, i dipendenti ed appunto i soci per tracciare pubblicamente il consuntivo dell’anno 2010 ed illustrare le linee programmatiche e gestionali future. Al tavolo dei relatori, oltre al presidente Guglielmotti, anche i consiglieri Cosimo Capo e Pasquale Marano, il presidente del collegio sindacale Pietro Cursaro, il neo condirettore generale Galeno ed il sindaco di Capaccio Paestum, Pasquale Marino, il quale ha salutato i presenti porgendo gli auguri di buon lavoro per il 2011 a tutto il Cda ed i propri complimenti a tutti i giovani ragazzi presenti in sala. La Festa del Socio, infatti, è stata anche l’occasione per consegnare le consuete borse di studio ai figli dei soci, i quali, emozionati, hanno ritirato il proprio assegno direttamente dalle mani del presidente Guglielmotti, con tanto di foto ricordo.

Riportiamo integralmente, di seguito, il discorso tenuto dall’avv. Giuseppe Guglielmotti ai soci:

Gentili Soci, cari ragazzi,
ritorna oggi una gradita e felice occasione d’incontro. Un appuntamento doveroso, una festa che vuole celebrare l’operosità della gente del territorio, una festa che vuole premiare l’impegno dei nostri figli, una festa che vuole aprire la speranza ad orizzonti nuovi e certi, una festa che vuole e deve esaltare la socializzazione e la convinta fidelizzazione verso la nostra Banca.
La festa è anche un momento di esaltazione dei valori umani, un’opportunità per rinsaldare amicizie e avviare rapporti di collaborazione nei settori della vita culturale, economica e ricreativa. Essa, però, deve costituire anche un momento di riflessione per la programmazione del futuro, nostro e dei nostri figli, attraverso una rivisitazione delle esperienze passate ed un’attenta prefigurazione delle esigenze future. La matrice cooperativistica della nostra azienda di credito e l’identità locale, la nostra storia e la nostra reputazione, le capacità professionali e l'impegno del personale dipendente, devono costituire un riferimento attuale per le famiglie e le imprese che operano sul territorio. L’opera sinergica di tali risorse rappresenta una spinta vigorosa verso il futuro che passerà attraverso finanziamenti mirati alle famiglie consumatrici, alle famiglie produttrici, alle imprese, per soddisfare la necessità di ri-orientare l’attività creditizia verso imprenditori di piccole e medie dimensioni.
La nostra Banca ha attraversato un momento di alta criticità sfociato in perdite rilevanti. Il suo sviluppo è anche condizionato da partite a sofferenza, da incagli, da numerose pratiche in osservazione. Uno scenario rischioso quello che ci si presenta nell’immediato futuro, che però stiamo già affrontando con ferma volontà operativa, forti della fiducia che abbiamo ricevuto da Voi soci, con il qualificato management di cui disponiamo e con l’organizzazione federativa che ci supporta e ci garantisce.
Nell’immediato abbiamo già aumentato la raccolta, tra diretta ed indiretta, di Euro 3.500.000 circa, costituita in buona parte da rientro di capitale da altre istituzioni creditizie locali, ove nel recente passato era migrata. Abbiamo già aumentato i volumi operativi ed abbiamo ripreso di buona Iena ad erogare il credito, dopo aver ridotto di oltre due punti percentuale la soglia di sbarramento imposta da Banca d’Italia al 74,46 %. Lo stiamo facendo ristrutturando crediti in incaglio, recuperando sofferenze ed elargendo il credito alle attività produttive.
Abbiamo dovuto, purtroppo, operare anche sui costi, sicché abbiamo dovuto tagliare la spesa. Al 30 settembre u.s., la nostra Banca esponeva una previsione di perdita di esercizio di Euro 323.000. Non ce lo potevamo permettere. La BCC di Capaccio Paestum non poteva chiudere il bilancio dell’anno 2010 in perdita. Avremmo avuto una caduta d’immagine che avrebbe comportato risvolti operativi pericolosi per una possibile perdita di quote di mercato. Abbiamo così dovuto rinunciare al dono natalizio e, nel rispetto delle esigenze di ordine spartano, abbiamo dovuto rinunciare al pranzo natalizio. Abbiamo anche sospeso l’erogazione di contributi e benefit vari; stiamo operando sulle ferie del personale.
Quello a cui non potevamo rinunziare era il premio scolastico ai nostri figli più meritevoli. In una logica utilitaristica, abbiamo così deciso di trasferire questa manifestazione ad oggi per spesarla nell’esercizio 2011. Non potevamo tradire le aspettative dei nostri giovani. Non potevamo tralasciare una condizione di fidelizzazione essenziale per il loro inserimento nel mondo della cooperazione di credito. Attraverso loro, attraverso i valori che oggi acquisiscono, attraverso la pratica della loro cultura passerà anche il progresso socio economico.
Continueremo su questa strada, convinti come siamo che la esaltazione dei valori cooperativistici umani stimolano attività economiche e sociali e favoriscono lo sviluppo del territorio. Con questo spirito, continueremo a diffondere i valori delle BCC nel solco delle linee tracciate e percorse con successo dalla vecchia e cara Cassa Rurale ed Artigiana. Favoriremo l’aggregazione per allenare i giovani alla futura collaborazione; svilupperemo il marketing per calibrare offerte alla clientela e favorirne la fidelizzazione. Il nostro socio e Sindaco, Pasquale Marino, certamente affiancherà la nostra azione ed il nostro progetto.
Crediamo da sempre in questa strategia e la perseguiremo ancora con tenacia. La Banca di Credito Cooperativo di Capaccio svilupperà un rapporto di fiducia autentico rispettando le norme morali che regolano i meccanismi societari a connotazione mutualistico e praticando la necessaria saggezza amministrativa.
Oggi, giorno della Epifania, dobbiamo prendere coscienza dello strumento che abbiamo ereditato, dobbiamo fermamente credere nella necessità di preservarlo e affermare la fiducia come fondamento dello sviluppo cooperativistico. Creiamo armonia nella società, facciamo professione di dedizione allo Statuto Sociale per favorire in ogni modo gli interessi della Banca di Credito Cooperativo di Capaccio, servendoci preferibilmente di essa, adempiendo puntualmente alle obbligazioni assunte, non arrecandole danni e difendendola da coloro che possono far temere un nocivo perturbamento, non danneggiandola materialmente o moralmente e non fomentando dissidi. Avremo così una Banca sempre più attiva, sempre più presente sul territorio, e la soddisfazione di lasciare a questi nostri giovani un esempio di correttezza e di rispetto, oltre ad un riferimento economico sicuro per le loro attività future.
La Banca d’Italia sollecita a più riprese il riequilibrio gestionale. Personalmente, ed a nome del Consiglio di
Amministrazione, assicuro il massimo impegno. Noi crediamo nella sollecita, favorevole evoluzione della gestione aziendale. Ma noi crediamo anche nel pieno rilancio aziendale, perché crediamo anche nell’apporto di tutti i soci ed anche della popolazione che opera nelle nostre comunità. Ci crede anche la Federazione Campana, oggi qui rappresentata dal vicepresidente Enrico D’Antonio.
In un’ottica di complementarietà, con un’azione comune ed una più efficace azione di sostegno che la Federazione Campana vorrà certamente riservare a favore della nostra Bcc, con l’utilizzo dei mezzi che possiamo offrire, seguendo la vocazione e la identità originale delle nostre banche di credito cooperativo, faremo soltanto bene e conseguiremo obiettivi propositivi, al di fuori di particolaristiche e personalistiche motivazioni.
Cari soci, signore e signori, cari giovani, termino qui il mio intervento. Avremo altre occasioni per sviluppare meglio le tematiche che ci interessano. Debbo però esprimere la mia soddisfazione per la partecipazione a questo incontro ed il mio più vivo compiacimento per i risultati scolastici ottenuti da tanti giovani. È questo motivo di orgoglio e di rassicurante speranza in un futuro roseo. Voi giovani, per primi, ci date fiducia e ci caricate di responsabilità. Da parte nostra, di me quale presidente, dell’intero Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, assicuriamo impegno, tenacia e dedizione per rifare grande la nostra Banca e lasciare a voi giovani il senso dei valori umani, cristiani, morali e sociali che andrete a coniugare, in uno, alle esigenze di carattere economico e produttivo del futuro sviluppo.



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