Resta chiusa, per il momento, la discarica di Macchia Soprana a Serre. Almeno fino a quando non saranno comunicati gli esiti di ulteriori verifiche ambientali richieste dal ministero dell’Ambiente. A volerci vedere chiaro il ministro Stefania Prestigiacomo che, proprio a questo scopo, aveva rinviato a data da destinarsi l’ultimo incontro tenutosi a Roma agli inizi di gennaio tra il sindaco di Serre, Palmiro Cornetta, i vertici provinciali, regionali, i responsabili del consorzio Sa 2 e di Ecoambiente. C’è bisogno, insomma, di fare chiarezza. Secondo una nota diffusa dal ministero, infatti, la necessità è quella di mettere a fuoco i diversi aspetti avanzati dal sindaco di Serre che continua a chiedere a gran voce che la discarica rimanga chiusa. A partire dalle implicazioni che ha avuto sull’intera area il movimento franoso a seguito del quale lo stesso sindaco di Serre aveva emesso su richiesta dei vigili del fuoco, giunti sul posto per un sopralluogo, l’8 gennaio scorso, un’ ordinanza di chiusura al transito della strada che porta alla discarica al fine di garantire la sicurezza pubblica e l’incolumità privata. A preoccupare il ministro Prestigiacomo anche il rilevante danno ambientale derivante dal pericolo di fuoriuscite di sostanze inquinanti da una delle vasche di raccolta del percolato: un pericolo già denunciato da Cornetta che ha proceduto a presentare, in merito, anche un esposto alla procura della Repubblica di Salerno in considerazione del fatto che non soltanto sono stati rinvenuti dei buchi nei teli di contenimento del percolato ma soprattutto che, in concomitanza, con abbondanti precipitazioni, non è inconsueto che il percolato debordi dalla vasca di contenimento andando a inquinare il terreno e le falde acquifere. Proprio a questo proposito, stando a quanto appreso, un richiamo sarebbe stato mosso dal ministero circa le verifiche effettuate dagli organi preposti fino ad oggi: la contestazione starebbe nel fatto che si è proceduto a sottoporre a controlli zone troppo distanti dalla discarica e quindi non in grado di fornire i giusti parametri in riferimento al grado di possibile inquinamento cui l’area sarebbe sottoposta. Tutto è fermo, dunque, in attesa di nuovi sviluppi e, intanto, la discarica di Macchia Soprana resta chiusa, almeno per il momento.