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NEI GUAI ANCHE IL MARITO ALIBERTI, SINDACO DI SCAFATI
NEI GUAI ANCHE IL MARITO ALIBERTI, SINDACO DI SCAFATI
Voto di scambio mafioso: indagata Monica Paolino, presidente Commissione regionale anticamorra
Comunicato Stampa
18 settembre 2015 14:21
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SCAFATI. Nella mattinata odierna, a Scafati, Napoli e Aversa, i carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore e personale della DIA - Sezione Operativa di Salerno, hanno eseguito un decreto di perquisizione locale emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno nei confronti di 5 indagati, tra i quali il sindaco di Scafati, Angelo Pasqualino Aliberti; la moglie Monica Paolino (consigliere regionale della Campania e Presidente della Commissione Regionale Anticamorra e Beni Confiscati, nella foto con il marito) e la Segretaria Generale del citato Comune, nonché di una società operante nel settore della consulenza aziendale e sicurezza dei luoghi di lavoro, di cui è amministratore unico il fratello del menzionato primo cittadino, ritenuti responsabili a vario titolo di "associazione di tipo mafioso", "scambio elettorale politico-mafioso", "concussione", "corruzione" e "abuso d’ufficio".
Nel corso delle attività, presso il Comune di Scafati è stato eseguito un decreto di sequestro di documentazione relativa all'aggiudicazione di appalti pubblici tra cui quello relativo alla realizzazione del polo scolastico comunale (dell'importo di circa 6 milioni di euro), al conferimento di incarichi a tempo determinato ai dirigenti dell'Ente e alle determine inerenti i lavori di riqualificazione urbanistica e stradale presso il medesimo consesso amministrativo. Le indagini, avviate a seguito dell'esplosione di un ordigno rudimentale avvenuta a Scafati il 1° novembre 2014 davanti all’abitazione dei coniugi Cuomo-D'Alessandro (rispettivamente cognato e sorella dell’avv. D'Alessandro Vittorio, consigliere comunale di minoranza del Comune di Scafati), hanno consentito di focalizzare l'attenzione sull'aggiudicazione di alcuni appalti pubblici (che si ipotizza illegittima).

In merito alla perquisizione avvenuta questa mattina, il consigliere regionale, Monica Paolino: “Stamattina, avendo ricevuto una perquisizione domiciliare e presso il mio ufficio in Consiglio Regionale, ho appreso con immenso rammarico e stupore di essere indagata per reati relativi a fatti di cui non sono assolutamente a conoscenza. Sono comunque serena e rimango fiduciosa nell’operato della magistratura”.



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