Gli ospedali di Oliveto Citra e Roccadaspide sono salvi, almeno fino a quando non verrà realizzata la struttura che dovrà accogliere l’ospedale unico del Sele. A bocciare il Piano redatto dalla project manager Sara Caropreso è il subcommissario ad acta Giuseppe Zuccatelli (nella foto), che, negli ultimi giorni del suo incarico in Regione, ha inviato una missiva al commissario straordinario dell’Asl, Francesco De Simone, e alla stessa Caropreso nella quale ha parlato di “difformità rispetto al decreto commissariale 49” in relazione ai due ospedali del Sele. In particolar modo, Zuccatelli mette in evidenza che “il decreto non prevede una fase di intermedia di confluenza delle funzioni dei presidi di Oliveto Citra e Roccadaspide in quelli di Eboli e Battipaglia”. Il subcommissario ad acta Zuccatelli ha chiesto che fin quando non verrà costruita la sede che accoglierà l’ospedale unico del Sele tutto dovrà restare così com’è, per garantire “l’equità di trattamento” alle popolazioni che confluiscono nei due ospedali dell’alto Sele. Il Piano della Caropreso, al contrario, prevedeva da subito la chiusura dei pronto soccorso nei due ospedali, riconvertendo il “San Francesco” di Oliveto Citra in polo riabilitativo con l’apertura del Psaut, mentre per Roccadaspide era prevista la riconversione in hospice con 20 posti letto. Inoltre, la Caropreso aveva previsto di trasferire l’emergenze e le chirurgie tra Eboli e Battipaglia, trasformando il primo in un polo cardiologico, mentre il secondo avrebbe avuto una vocazione pediatrica con la chiusura e lo spostamento da Oliveto del punto nascita.