Agropoli. Sel si spacca. Da un lato si schierano i sostenitori dell’assessore Angelo Coccaro, recentemente disconosciuto come rappresentante nell’ambito della maggioranza del Comune di Agropoli di Sinistra ecologia e libertà, dall’altro gli iscritti che giudicano l’assessore alla solidarietà sociale non partecipe agli obiettivi e le attività del partito. I sostenitori di Coccaro si pongono in maniera estremamente critica verso la gestione della locale sezione Sel. "Abbiamo creduto nel progetto messo in atto da Nichi Vendola – si legge in una nota - nel processo rigeneratore della sinistra italiana e nella concreta possibilità che il partito aveva di lasciarsi dietro errori clamorosi della sinistra antagonista in Italia, adottando strumenti e linguaggi nuovi ed efficaci per ridare una speranza alla sinistra dispersa. Abbiamo tentato di portare anche all’interno della locale sezione “Ida di Grado” di Agropoli, le diverse sensibilità, professionalità e contenuti dei contesti sociali, lavorativi e politici da cui provenivamo. Tutto questo rischia di andare in fumo per l'insipienza di alcuni referenti locali del partito". I contestatari puntano l’indice contro “l’incapacità di gestire” il partito a livello locale. "Dopo numerosi e pretestuosi attacchi contro l’amministrazione comunale e contro chi, come noi, non aveva riconosciuto i metodi con i quali sono stati designati i rappresentanti – conclude la nota del gruppo Sel che fa riferimento all’assessore Coccaro - al congresso provinciale prima e nazionale e regionale poi, si è consumato l'ultimo episodio di aggressione politica, intentata con linguaggio e comportamenti del peggior stalinismo nei confronti dell'assessore Coccaro. Esprimiamo piena solidarietà al compagno Coccaro per la violenza nei suoi confronti, il suo disagio, che è tutto politico e non già personale, è anche il nostro disagio. Il problema vero è di alcuni referenti locali del partito, incapaci di aggregare e tenere insieme le diverse sensibilità e culture che possono contribuire alla crescita e totalmente inadeguato ad articolare una proposta politica per la città".