AQUARA. E' bastato un post su facebook per scatenare le ire degli utenti ma soprattutto dei cittadini degli Alburni. La notizia della revoca del finanziamento per la realizzazione della Fondovalle Calore è stata infatti comunicata, neanche a dirlo, proprio sul social network, da Franco Martino, già sindaco di Aquara, attualmente presidente del consiglio generale della Comunità Montana degli Alburni e tra i principali fautori della costruzione dell'importante arteria. Subito non solo il mondo virtuale ma soprattutto quello reale si è scatenato in mille polemiche: la politica locale ha iniziato a sparare a zero contro la decisione, che sarebbe stata trasmessa da Milo Alberto, consigliere provinciale con delega ai lavori pubblici, grandi opere e progetti. Subito è stata chiamata in causa la Provincia di Salerno, che doveva gestire l'opera, e che ora è accusata di inefficienza, anche se il riferimento è alle passate gestioni dell'ente. Il territorio, invece, appare ancora una volta sconcertato dallo scempio che negli ultimi anni è stato creato dai lavori, iniziati e sospesi più volte, fino ad essere bloccati del tutto, stritolati dai tempi biblici della burocrazia, con la sola conseguenza che una delle zone verdi degli Alburni è stata devastata da piloni di cemento e ferro che rappresentano un pugno nell'occhio. Dalla Provincia Domenico Ranesi, dirigente del settore viabilità si dice convinto che non si tratti di una decisione irrevocabile: “Non può trattarsi di una decisione definitiva perché non si può interrompere un'opera pubblica del genere”, dice interpellato telefonicamente. Ranesi annuncia un imminente incontro con i tecnici delle Regione che quasi sicuramente si terrà venerdì, per riannodare i fili di una questione sospesa ma che va risolta, a partire dal reinserimento dell’opera nel programma dei fondi europei. Naturalmente scende in campo anche la Comunità Montana degli Alburni che si dice pronta ad intraprendere ogni azione utile alla ripresa dei lavori.