Prosegue l’occupazione della sede legale dell’Asl Salerno di via Nizza a Salerno. La mobilitazione di lavoratori e organizzazioni sindacali nei prossimi giorni, si trasferirà anche a tutti i presidi sanitari salernitani.  Lo stato di agitazione non si ferma, a sostegno della vertenza in atto con l’Asl, anzi, si alimenterà di numerose altre forme di protesta, con l’organizzazione di assemblee permanenti in tutte le strutture dell’ASL,  cui saranno invitate tutte le componenti pubbliche e sociali sensibili alla salvaguardia dei livelli assistenziali sul territorio. Ulteriori presidi e occupazioni simboliche nelle varie sedi ritenute opportune per dare voce e visibilità ai bisogni fondamentali della persona. Tutto ciò per arrivare allo sciopero generale in tutta l’Azienda Sanitaria di Salerno che si terrà il prossimo 15 aprile. Calendarizzate le assemblee presso tutti i presidi salernitani.  Si parte mercoledì 9 marzo a Sapri. L’appuntamento è per le ore 11.30 Il giorno dopo toccherà a Polla. Per restare nei confini della Piana del Sele, Cilento e Vallo di Diano, il 15 marzo l’assemblea si svolgerà nel presidio di Battipaglia, lunedì 21 marzo si trasferirà a Vallo della Lucania ed il 22 ad Eboli. Doppio appuntamento mercoledì 23 marzo a Roccadaspide e poi presso il distretto sanitario 69 di Capaccio. Ed ancora il 28 marzo l’assemblea si terrà ad Agropoli ed il 30 ad Oliveto Citra. Il primo aprile sarà il momento dell’assemblea pubblica Generale indetta dalle rappresentanze sindacali dei lavoratori.

Intanto, il sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio, lancia un ultimatum scrivendo al presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, al commissario De Simone e alla project manager dell’ospedale unico del Sele, Caropreso, per la revoca della delibera del 31 gennaio scorso nella parte riguardante il piano attuativo degli ospedali di Battipaglia, Eboli, Oliveto Citra e Roccadaspide,  l’immediata sospensione di tutti i provvedimenti di mobilità del personale medico ed infermieristico in ambito aziendale ed extra aziendale, e l’assegnazione delle unità mediche ed infermieristiche che occorrono per il funzionamento dei livelli minimi assistenziali previsti dalle legge delle unità operative.