Attualità
INDAGINE DELLA FORESTALE
INDAGINE DELLA FORESTALE
Capaccio, inchiesta lido Oleandri: 6 avvisi di garanzia, nei guai tecnici e funzionari comunali
Redazione
01 aprile 2011 14:09
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CAPACCIO. Chiusura delle indagini preliminari per il procedimento giudiziario, che vede coinvolto lo stabilimento balneare Oleandri, situato nella contrada marittima Laura. L’inchiesta ha portato alla notifica di sei avvisi di garanzia per alcuni illeciti, riscontrati relativamente all’iter per la realizzazione del lido, già sottoposto a sequestro nel 2007, e abbattuto nel 2008. Il lido successivamente è stato ricostruito e nel 2009 sottoposto a sequestro nello stesso anno. Gli illeciti accertati, attraverso un’intensa ed articolata fase investigativa, hanno portato alla notifica degli avvisi di garanzia, disposti dal sostituto procuratore Roberto Penna, eseguiti dal personale del comando stazione della Forestale di Foce Sele, diretto dal comandante Marta Santoro. Sono attualmente indagati: la proprietaria del lido “Oleandri”, Antonietta Pagano; Ferdinando Vicidomini, progettista e direttore dei lavori; Carmine Greco, responsabile del III settore dell’ufficio tecnico comunale; Mario Barlotti e Franco Christian dipendenti dell’ufficio tecnico comunale e Benedetto Voza, dipendente dell’ufficio acquedotto del Consorzio di bonifica sinistra Sele di Paestum. Gli avvisi di garanzia fanno seguito a tutta una serie di accertamenti effettuati dalla Procura, diretta da Franco Roberti, e dalla Forestale che hanno consentito di accertare una serie di illegalità. Tra i reati accertati il rilascio di un permesso a costruire illegittimo. Dalle indagini è emerso che tutti gli indagati in concorso tra loro, tramite falsa attestazione di conformità al testo unico dell’edilizia e alle norme imposte dal vigente Prg del comune di Capaccio, chiedevano ed ottenevano il permesso per costruire, avente per oggetto "lavori di ristrutturazione ed adeguamento funzionale ad uno stabilimento balneare esistente". Il permesso per ristrutturazione è stato rilasciato dai funzionari dell’Utc di Capaccio, sul lido abusivo già oggetto di accertamenti e sequestrato nel 2006, e nel 2008 demolito, e quindi non più esistente. In buona sostanza, si è rilasciato un permesso su un lido che di fatto, risultava demolito e per di più abusivo. Poteva essere rilasciato solo un permesso per un lido ex novo e non di ristrutturazione. Sebbene, anche quest’ultimo permesso non poteva essere rilasciato in quanto lo stabilimento, come hanno accertato le indagini, non aveva le caratteristiche necessarie, in primis l’assenza di una strada di accesso. Tra le altre contestazioni la realizzazione di condotte idriche abusive dotate di contatore e di un pozzo sottomarino, occupazione di pubblico demanio.



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