Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente interrogazione con richiesta di risposta scritta presentata dal senatore Franco Cardiello.

Al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell'Economia e delle Finanze. Premesso che:

- L'area comprendente 137 ettari di terreno appartenenti al Comune di Serre (SA) e gestiti dal Consorzio Royal Golf è, allo stato, abbandonata;
- Su detta area insiste il campo da golf di Persano, per la cui realizzazione sarebbero stati spesi circa sei milioni di fondi regionali, ma che è, ad oggi, incompleto;
- Detta area golfistica, nota come Parco del Sapone, è in una zona molto ricca d'acqua;
- All'interno del campo, pur ricco di laghi artificiali, non è presente nessuna delle 36 buche originali;
- Detto campo da golf, inaugurato dall'ex Presidente della Regione Campania già lo scorso febbraio 2010, ancora oggi presenta il secondo piano della struttura ricettiva incompleto, con il solo tetto a coprire gli arredi e le mattonelle dagli eventi atmosferici; anche all'esterno i muri della club house non sono rifiniti e sono visibili materiali di risulta abbandonati e materiali plastici semi bruciati; il parquet presente in alcuni ambienti dovrà poi essere rifatto in quanto sommerso dalle acque;

considerato che:

- La società Italian Golf Develpment (IGD), proprietaria del 75% del predetto Consorzio e che ha investito nel progetto circa 11 milioni di euro oltre i fondi regionali, avrebbe chiesto 15 milioni di euro di danni per lavori non svolti a norma alla Società Acufon spa, ditta appaltante del campo da golf;
- Lo scorso dicembre 2010 il Consiglio comunale avrebbe approvato l'avvio delle procedure per la rescissione del contratto con il Consorzio a causa del mancato pagamento di alcune mensilità di affitto dei terreni per un ammontare di 480 mila euro;
- Il predetto consorzio avrebbe avanzato la richiesta di rateizzare la somma dovuta;

considerato, infine, che:

- L'area che avrebbe dovuto essere, nelle intenzioni, un punto di riferimento per tutti i golfisti del sud dell'Italia è, quindi, allo stato, ridotta ad una sorta di discarica a cielo aperto e oggetto di un contenzioso tra diverse società e tra il Comune e il Consorzio;

l'interrogante chiede di sapere se siano a conoscenza di tutto quanto sopra riportato e, in caso affermativo, se e quali azioni intendano porre in essere al fine di evitare che, con ingente spreco di denaro pubblico, si realizzi l'ennesima grande opera incompiuta e inutilizzabile.
L'interrogante chiede, altresì, di sapere se, per la realizzazione di detta opera, risultino sprechi di risorse pubbliche e, in caso affermativo, a carico di chi e per quali finalità.

       Sen. Franco Cardiello