CAPACCIO PAESTUM. Gestione dei rifiuti prodotti dall’impianto di depurazione comunale di Varolato (nella foto). L’Amministrazione civica retta dal sindaco, Italo Voza, punta il dito contro la ditta aggiudicataria del servizio, ovvero l’ATI guidata dalla Helios S.r.l. di Scafati, alla quale vengono contestate diverse inadempienze, tali da cagionare potenziali criticità di funzionamento dell’impianto.
L’ATI Helios, per la gestione dei servizi di conferimento dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti prodotti dall’impianto di depurazione comunale di Varolato, si aggiudicata, nel 2015, un appalto quinquennale per complessivi 3,9 milioni di euro.
A segnalare la situazione è stato l’assessore Enzio Franco, il quale, attraverso un’apposita relazione circa il funzionamento dell’impianto di depurazione acque, ha rilevato come la complessità di gestione sia diventata estrema a causa di mancanze da parte di soggetti terzi incaricati. In particolare, sotto accusa finisce la rimozione degli scarrabili contenenti i fanghi derivanti dalla depurazione, da svuotare e smaltire: operazione che non avverrebbe regolarmente e secondo i criteri stabiliti nel Capitolato d’appalto.
Così, preso atto della documentazione a corredo della relazione dell’assessore Franco, al fine di tutelare l’ambiente e gli sforzi profusi dall’Amministrazione in tal senso, con apposita delibera, la Giunta comunale ha dato incarico ai competenti funzionari ed uffici dell’ente di monitorare costantemente l’operato della società scafatese, al fine di provvedere finanche alla risoluzione contrattuale, in danno della stessa, per gravi inadempienze. Non solo: l’assessore Franco ha chiesto di ricevere continui flussi informativi sul servizio espletato dalla Helios, al fine di riscontrare il rispetto del Capitolato d’appalto e valutare criticità causate dall’impiego di personale non adeguatamente formato.