L’emergenza rischia di scoppiare, con una deflagrazione anche politica della questione. E c’è chi, come il presidente della provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, minaccia di lasciare il proprio partito, il Pdl, e di marciare su Roma, affiancato dai sindaci salernitani. Tutto questo, perché, i rifiuti accumulati in strada, nel Salernitano, diventeranno presto una triste realtà se nell’arco dei prossimi giorni non si troveranno soluzioni adeguate. Certamente queste non giungeranno, nell’immediato, dal Governo, visto che il Consiglio dei Ministri ha praticamente snobbato ieri l’esame del decreto in grado di far respirare la Campania, ovvero la possibilità per i comuni di portare fuori regione l’immondizia. L’ostracismo dimostrato soprattutto dalla Lega Nord ha provocato la risposta piccata e l’annuncio di Cirielli pronto anche ad abbandonare il partito alla guida del paese e che gestisce le stanze di Palazzo Sant’Agostino. Affondi al partito di Bossi sono giunti anche da Palazzo Santa Lucia, con il governatore della Campania, Stefano Caldoro che ha definito un vero e proprio ricatto politico l’atteggiamento, inaccettabile, tenuto dalla Lega Nord. Bisognerà fare presto per evitare la presenza di cumuli lungo le strade del salernitano. Intanto Salerno ed Agropoli continuano a sversare presso la Nappi Sud di Battipaglia, e la riapertura del sito di Sardone è soltanto temporanea, basterà a gestire la situazione soltanto per pochi giorni, nell’attesa di novità sullo stir di Battipaglia.