AGROPOLI. Carenza di personale infermieristico: il direttore sanitario dell’ospedale di Agropoli, Francesco Lombardo, dispone l’accorpamento temporaneo delle unità operative di Utic cardologia e medicina di urgenza, e la sospensione momentanea dei ricoveri. La disposizione, resa esecutiva  a partire da ieri, mira anche alla necessità del potenziamento del pronto soccorso e di consentire la fruizione di un periodo minimo di ferie a tutti gli operatori nel periodo estivo. Il provvedimento prevede la riduzione dei posti in Utic cardiologia che da dieci passano a quattro ( solo per la terapia intensiva cardiologia), mentre in medicina di urgenza saranno ridotti da dodici a sei. “A tal fine, allo scopo di limitare quanto più possibile i disagi – si legge nel provvedimento – ai pazienti, il servizio 118 terrà conto della circostanza e nei limiti del possibile selezionerà gli accessi sulla base della disponibilità di volta in volta accertata”. A partire da ieri, dunque, i ricoveri in medicina d’urgenza e in cardiologia sono stati sospesi, al fine di pervenire nel più breve tempo possibile al numero d quattro degenti nell’unità di terapia intensiva cardiologia e di sei in medicina di urgenza, al fine di consentire l’accorpamento dei due reparti al secondo piano, dove è allocato attualmente l’utic cardiologia. “Gli infermieri – precisa la nota dirigenziale – delle unità operative di medicina di urgenza saranno temporaneamente impegnati al pronto soccorso e negli altri reparti o servizi, dove il personale è carente sulla base di specifici accordi con il coordinatore inferimieristico. Il caposala della medicina di urgenza resterà in servizio presso i reparti accorpati”. Il direttore Lombardo invita tutti gli operatori alla collaborazione per limitare al massimo i disagi organizzativi prevedibili a carico dell’utenza. La disposizione potrà essere revocata sulla base di eventuali direttive emesse dalla struttura commissariale. Non è la prima volta che la direzione dell’ospedale di Agropoli è costretta all’accorpamento dei reparti per carenza di personale infermieristico. Una problematica ormai cronica presso la struttura cilentana che occasionalmente si ripresenta. L’accorpamento rappresenta l’unica soluzione tampone possibile per garantire il livello assistenziale e la sicurezza dei pazienti e dello stesso personale in servizio presso il plesso ospedaliero.