Attualità
Emergenza rifiuti. Indagato il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro
Alfonso Stile
26 giugno 2011 07:35
Eye
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caldoro

 

Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro (nella foto), è indagato nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Napoli sui rischi per la salute pubblica determinati dalla mancata raccolta dei rifiuti. I reati contestati sono il diniego di atti d’ufficio ed epidemia colposa. Nelle indagini condotte dal pm Francesco Curcio, infatti, si contesta al Governatore campano la mancata attivazione di discariche in altre province della regione per fronteggiare l’emergenza, tra cui anche quelle in Irpinia e nel Salernitano, tra cui quella di Macchia Soprana a Serre. “Sono convinto di aver fatto sempre il mio dovere - si difende l'on. Caldoro –e rifarei tutto daccapo. Se però fossero provate responsabilità penali del sottoscritto, sono pronto a dimettermi. Ma non ci sto a pagare colpe non mie”. Intanto, Luigi De Magistris, neo sindaco di Napoli, accusa: “Dietro i roghi c’è la camorra, una regia occulta che ci impedisce di intervenire. Sugli appalti per la gestione del ciclo dei rifiuti e sulla raccolta differenziata diamo fastidio ai clan”. Sono tre i filoni d’inchiesta aperti per individuare responsabilità sulla grave emergenza rifiuti che imperversa nel capoluogo della Campania e che, di riflesso, sta generando ripercussioni e conseguenze a catena anche nelle altre province, tra cui quella di Salerno, dove il sito di Ostaglio è ormai al collasso: il pm Raffaello Falcone indaga su un eventuale piano di stampo malavitoso per destabilizzare le istituzioni, i pm Federico Bisceglia e Maurizio De Marco stanno facendo luce sulla costruzione, la gestione ed i sabotaggi degli impianti dediti al trattamento e smaltimento dei rifiuti dislocati in Campania, mentre il pm Francesco Curcio punta ad individuare eventuali omissioni di interventi importanti per ridurre i rischi per la salute dei cittadini. In attesa che il decreto straordinario che dovrebbe far ripartire il trasferimento in altre zone d’Italia dell’immondizia campana, che dovrebbe essere varato giovedì dal Consiglio dei Ministri, è giunta repentina e polemica la presa di posizione dell’on. Edmondo Cirielli, presidente della Provincia di Salerno, nonché presidente della Commissione Difesa alla Camera dei Deputati: “Per tutta la settimana prossima mi asterrò dai lavori della Camera, non partecipando alle votazioni. La mia decisione è conseguente all’immobilismo del Governo, che sotto lo sciocco ed inutile ricatto della Lega, continua a non dare risposte concrete alla Provincia di Salerno, rinviando il decreto sul trasferimento dei rifiuti fuori regione. I rifiuti lavorati, considerati speciali, sono sempre stati trasferiti fuori regione, come ricorda lo stesso presidente Stefano Caldoro. Oggi, invece, la Campania subisce l’ostruzionismo della Lega, figlio di una becera propaganda fine solo a se stessa. Ritengo che, in questo modo, si minino i fondamenti della coesione nazionale e si neghi il principio di collaborazione fra le Regioni. Per questo motivo, accolgo l’invito dell’on. Mario Landolfi, che ha chiesto alla delegazione dei parlamentari campani di astenersi dal voto la prossima settimana. Voglio ricordare, infine, che il caso del Salernitano è la conferma della falsità della posizione espressa della Lega. La provincia che amministro, infatti, è la quarta in Italia per raccolta differenziata, ha avviato l’iter per la costruzione di un termovalorizzatore ed ha accolto negli ultimi 15 anni ben tre discariche, eppure oggi si trova in piena emergenza rifiuti”.



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