Attualità
Capaccio, cumuli di rifiuti nelle contrade periferiche: Marino invoca collaborazione
Redazione
12 luglio 2011 12:46
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 rifiuti_Chiorbo

 

CAPACCIO. Sul territorio comunale di Capaccio Paestum inizia a registrarsi l’emergenza rifiuti che, da diverse settimane, attanaglia la regione Campania, Napoli e la provincia di Salerno. La problematica si avverte soprattutto nelle contrade marittime della Licinella (ultima foto in basso), Linora e in località Chiorbo (nella foto in alto e nella 2^ e 3^ foto in basso), dove aumentano giorno dopo giorno i cumuli di rifiuti, anche in virtù dell’arrivo di turisti e villeggianti poco inclini al rispetto delle regole imposte dalla raccolta differenziata. Questo soprattutto nei mesi di luglio e agosto, quando si registrano dalle 70mila alle 100mila presenze sul territorio comunale, con un consequenziale aumento del quantitativo giornaliero di rifiuti, che supera i mille quintali. Ad essere abbandonati lungo le vie cittadine non solo sacchetti d'immondizia ma numerosi ingombranti, che vanno dai materassi fino ad arrivare a divani ed elettrodomestici. Questo nonostante, a Capaccio, sia da mesi attiva, a Varolato, un’isola ecologica dove conferire gli rifiuti voluminosi.

Una situazione che complica l’operato dell’Amministrazione comunale, che opera quotidianamente alla raccolta della spazzatura nella cittadina dei Templi. Il sindaco Pasquale Marino è costretto a lanciare un appello, invitando i cittadini, ma soprattutto i villeggianti, al rispetto delle regole della raccolta differenziata e dei giorni prestabiliti della consegna dei sacchetti: “Purtroppo la presenza di rifiuti in qualche zona – afferma Marino – è determinata dall’inciviltà di qualcuno. In ogni caso, il nostro Comune è pulito. Come ente, chiediamo anche a coloro che ci onorano della loro presenza, un maggior rispetto del territorio ed un corretto utilizzo delle isole ecologiche. Invitiamo soprattutto a turisti e villeggianti in possesso di case-vacanza di condurre i rifiuti, soprattutto gli ingombranti, nella zona di Varolato dove è stata allestita l’isola ecologica, e di attenersi al rispetto delle regole della differenziata”. Inoltre, il primo cittadino ha lamentato anche le difficoltà del Comune per condurre i rifiuti accumulati sul territorio allo Stir di Battipaglia. Da diversi giorni, l’Amministrazione Marino sta cercando di individuare un sito autonomo, dove conferire la frazione del secco indifferenziato. L’incarico per l’individuazione del sito è stato affidato, attraverso una delibera di giunta, all’ufficio tecnico comunale. 

E mentre Capaccio Paestum è alla ricerca di un sito idoneo al conferimento dell'indifferenziato, altri comuni della provincia di Salerno si attivano per un servizio “fai da te” di raccolta e deposito. Anche perché lo Stir di Battipaglia funziona a singhiozzo, e la discarica di Savignano Irpino fornirà un aiuto passeggero. Ed allora si rintracciano soluzioni alternative, che non sembrano quelle individuate dal presidente della provincia di Salerno. Edmondo Cirielli continua a chiedere ai sindaci del territorio salernitano di assumere un atto di responsabilità e procedere alla scelta di istituire, temporaneamente, cinque discariche comprensoriali, in cinque ambiti omogenei della provincia. Siti da scegliere assieme. Ma sinora nessuna risposta è giunta a Palazzo Sant’Agostino, tanto da spingere Cirielli ad ipotizzare una convocazione dei primi cittadini ed una possibile richiesta alla Regione Campania di procedere alla nomina di un commissario straordinario. Intanto, nel pomeriggio, a Vallo della Lucania, nell’aula consiliare, si riuniscono, su invito della Comunità del Parco, ottanta sindaci del Cilento e Vallo di Diano, per rintracciare le possibilità di rendere completamente autonoma la gestione dei rifiuti nell’area del Parco Nazionale, che avverte , in queste settimane, una situazione emergenziale, soprattutto nella fascia costiera.

© RIPRODUZIONE RISERVATA DI TESTI E FOTOrifiuti_Chiorbo_2 

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