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Operatori turistici consorzio 'Paestum In' lamentano calo di presenze di oltre il 40%
Redazione
14 luglio 2011 07:25
Eye
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 Rega_Gerardo

 

CAPACCIO. Titolari delle strutture ricettive preoccupati per la notevole diminuzione delle presenze turistiche nella cittadina dei templi. Gli ultimi dati rilevano un calo che sfiora il 40%, rispetto alla scorsa estate, con ingenti perdite economiche per tutti i titolari delle strutture turistiche. Dopo un giugno nero, a causa soprattutto del maltempo e delle piogge che hanno persistito quasi per tutto il mese, la speranza degli operatori era che la situazione potesse migliorare con l’arrivo di luglio. Ma così non è stato. A causa di una serie di contingenze, in primis, l’allarmismo creato dall’emergenza rifiuti che sta mettendo in ginocchio l’intera provincia salernitana, anche le prime settimane di luglio sono state deludenti. A fare da contro altare il turismo mordi e fuggi del fine settimana. Migliaia di bagnati affollano le spiagge di Paestum, lasciando al loro passaggio solo rifiuti e disordini. Il risultato è che gli operatori sono esasperati, e qualcuno ha anche pensato di chiudere la propria attività, non solo per questioni strettamente economiche, ma anche perché stanco di continuare a combattere per la sopravvivenza della propria attività. A porre l’accento sulla problematica è il Consorzio “Paestum In”, presieduto da Gerardo Rega (nella foto a destra), del quale fanno parte cinquanta strutture ricettive. “Il nostro territorio – spiega Rega – nel weekend è letteralmente saccheggiato dai turisti pendolari, che arrivano sulle spiagge e non rispettano le regole”. Secondo quanto raccontano gli stessi imprenditori, non è raro trovare qualche turista, proveniente soprattutto dall’interland napoletano e non solo, che dopo aver trascorso una giornata al mare, nel tornare a casa lancia le buste dai finestrini lungo le strade urbane pestane. “Non c’è più turismo stanziale e per noi i costi di gestione aumentano sempre di più”, sottolinea Rega. Il problema è anche legato alla scarsa disponibilità di infrastrutture sul territorio comunale, come rileva il vice presidente del Consorzio “Paestum In”, Rino Carrino (nella foto a sinistra): “Il nostro territorio ha bisogno di infrastrutture. Le potenzialità sono enormi ma non camminano di pari passo con i servizi offerti ai turisti. La verità è che Capaccio, da questo punto di vista, è rimasto a 40 anni fa. Le nostre strutture sono cresciute a livello qualitativo ma i servizi offerti non sono all’altezza”. Il turismo per il territorio di Capaccio Paestum è uno dei motori principali che fa girare tutta l’economia. “Intorno al turismo – evidenzia il segretario del Consorzio, Antonio Vaccaro – gira un indotto enorme. Per quanto ci riguarda stiamo facendo il possibile per offrire servizi di alta qualità affinché Paestum non venga denigrata. Nonostante tutte le difficoltà, continuiamo a crederci e a fare turismo. Per qUel che resta dell’estate auspichiamo una ripresa altrimenti sarà un’altra stagione drammatica”.      



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