CAPACCIO PAESTUM. Nelle prime ore della mattina, a Capaccio Paestum, i carabinieri della Compagnia di Agropoli, coordinati dal cap. Francesco Manna, supportati da quelli del Nucleo Cinofili di Sarno, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due indagati, ritenuti responsabili di tentata estorsione, lesioni personali, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta del 35enne pregiudicato capaccese Ferdinando Grazioso, finito in carcere a Fuorni, e di una 38enne incensurata, anche lei capaccese, ristretta ai domiciliari.
Nel medesimo contesto, a Sarno, personale della Compagnia cilentana, coadiuvato da quello della locale Stazione carabinieri, ha eseguito una perquisizione domiciliare e personale nei confronti di un terzo soggetto, il 30enne sarnese M.M., indagato con i primi due per gli stessi reati. I provvedimenti restrittivi sono scaturiti da un'attività investigativa avviata a seguito delle dichiarazioni rese da un giovane di Albanella, vittima di una feroce aggressione avvenuta, il 7 marzo scorso a Capaccio Scalo, ad opera dei tre indagati, che ha poi denunciato presso la locale Stazione dell'Arma, diretta dal l.te Serafino Palumbo.
L'indagine, portata a termine in tempi rapidissimi, ha consentito di identificare le tre persone, accusate di aver aggredito il 21enne, procurandogli lesioni guaribili in 20 giorni e di essersi impossessati del di lui veicolo per costringerlo ad onorare un debito per pregresse forniture di stupefacente.
Nel corso delle perquisizioni presso le abitazioni dei destinatari dei provvedimenti restrittivi a Capaccio Scalo, sono state rinvenute una pistola semiautomatica illegalmente detenuta nonché 600 grammi circa di marijuana, diverse munizioni di vario calibro e un congegno, a forma di penna, atto ad esplodere proiettili (nelle foto).
Durante la perquisizione effettuata a Sarno nei confronti indagato (per il quale la Procura aveva avanzato richiesta cautelare personale non accolta dal Gip per asserita incertezza dell'identificazione dell'indagato) sono stati rinvenuti un fucile a canne mozze con matricola abrasa e numerose cartucce da fucile illegalmente detenute.
L'uomo é stato così tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione illegale di arma alterata e clandestina e munizionamento ed in attesa della udienza di convalida dell'arresto da parte del G.I.P. presso quel Tribunale.