AGROPOLI. Il Ministero dell’Interno ha risposto all’interrogazione dell’on. Sabrina Capozzolo sul recente decreto che ha sancito la soppressione di quindici posti di polizia ferroviaria, tra i quali quello di Agropoli, evidenziando i riflessi negativi che derivano dalla decisione.
La parlamentare Pd aveva chiesto di rivedere tale decisione anche alla luce dei diversi interventi di potenziamento della stazione ferroviaria di Agropoli- Castellabate; dall’approvazione dell’Alta Velocità Milano–Sapri da parte della Regione Campania; dall’intenzione da parte dell’Amministrazione comunale di Agropoli di favorire la mobilità sostenibile con ulteriori interventi di trasformazione dell’area circostante.
Il Ministero ha però risposto che la scelta di chiudere, tra gli altri, anche il posto di polizia ferroviaria di Agropoli rientra in una più ampia progettualità volta ad ottimizzare la dislocazione e la funzionalità dei presidi della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri su tutto il territorio nazionale. Inoltre, il sottosegretario di Stato, Gianpiero Bocci, ha precisato che nel caso della Stazione Ferroviaria di Agropoli non risultano particolari criticità e che il dispositivo di sicurezza nel Comune di Agropoli si avvale di una Stazione dell’Arma dei Carabinieri e di una Compagnia della Guardia di Finanza.
La risposta del Ministero non ha soddisfatto la parlamentare cilentana. “Per l’ennesima volta la città di Agropoli viene defraudata di un servizio efficiente e importante per tutti coloro che vivono e visitano le nostre zone – ha commentato l’on.Capozzolo – non mi fermerò perché la mia città merita tutta l’attenzione possibile a garanzia di parità di servizi con le altre città italiane”.