CAPACCIO PAESTUM. Nel corso del suo mandato, Franco Palumbo si ritroverà, tra i banchi dell’opposizione, un osso molto duro, uno che le carte le sa leggere e che conosce il Comune di Capaccio Paestum, e la sua storia, molto bene. Stiamo parlando di Nicola Ragni (nella foto), definito ‘dinosauro’ della politica locale dallo stesso neo sindaco anche in Consiglio comunale, ma con tono “non dispregiativo” come per Nino Pagano, che Palumbo scherzosamente chiama “Dino”. E così, succede che chi vedeva in Ragni un tirannosauro, si ritrova addirittura il suo voto ‘favorevole’ alle linee programmatiche approvate, in Consiglio, dalla nuova Amministrazione comunale: un documento prettamente politico, che Ragni sposa dichiarando di rivedere, nello stesso, molte idee del suo programma da candidato sindaco.
Da decano della politica capaccese, come svolgerà il suo ruolo in Consiglio comunale?
“Sono stato eletto per essere in minoranza, ma è chiaro che la mia non sarà un’opposizione preconcetta; sono pronto a dare il mio appoggio sulle questioni che riguardano la cittadinanza, e sarò altrettanto pronto a mettere a nudo situazioni che non dovessero andar bene”.
Voza ha rinunciato a fare opposizione, Sica è passato tra i banchi della maggioranza…
“Non voglio sindacare le loro decisioni, ma personalmente non condivido né la scelta dell’uno né quella dell’altro”.
Come si appresta a vivere questo mandato?
“Con lo stato d’animo di una persona che ha tentato in tutti i modi di poter essere colui che potesse apportare un cambiamento al territorio; ora, alla luce dei risultati, vivo il mio compito con curiosità per le promesse che sono state fatte da questa Amministrazione, ma anche con fiducia, poiché spero che vengano mantenute; la mia non sarà un’opposizione demagogica ma attenta”.