AGROPOLI. Accoltellarono un 35enne per aver danneggiato uno specchietto retrovisore, riducendolo in fin di vita. Pronunciate ieri, dal giudice Sergio Marotta del Tribunale di Vallo della Lucania, le sentenze con rito abbreviato, in primo grado, per il 21enne Antonio D’Ambrosio ed il 20enne Giovanni Aluotto (nelle foto), condannati rispettivamente a 12 e 10 anni di reclusione per tentato omicidio in concorso, con una provvisionale di 100mila euro a titolo di risarcimento per le parti civili.
Accolte, dunque, le richieste del pm Ivana Niglio della Procura vallese, in particolare per quanto concerne la premeditazione aggravata dai futili motivi, con i legali difensori dei due giovani agropolesi che hanno già preannunciato ricorso in Appello: entrambi sostengono, infatti, la tesi dell’offesa d’impeto nei confronti del 35enne agropolese Florigi Cantalupo, accoltellato in Via Bovio dai due ragazzi la notte tra l’11 ed il 12 agosto dell’anno scorso. 
Decisive le prove raccolte all’epoca dai carabinieri della Compagnia di Agropoli, diretti dal cap. Francesco Manna, che identificarono e rintracciarono i due aggressori nel giro di poche ore.
Per diversi giorni, invece, restarono gravi le condizioni di Cantalupo, ferito a colpi di coltello dopo una banale lite per motivi di viabilità e trasportato d’urgenza, dall’unità rianimativa della Croce Azzurra, all’ospedale ‘San Luca’ di Vallo della Lucania, dove fu ricoverato in prognosi riservata.
Cantalupo fu raggiunto da quattro fendenti, due alle spalle, uno alla gola e all’addome, e poi spinto per terra: nella caduta, riportò un grave ematoma alla testa e fu sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Il tutto, per una banale lite stradale dovuta alla rottura di uno specchietto retrovisore: l’incidente provocò una furibonda lite, con D’Ambrosio che si recò a casa a prendere un coltello per poi ritornare sul luogo del sinistro, dove avvenne l’accoltellamento della vittima sotto gli occhi della fidanzata.