CAPACCIO PAESTUM. Cadde dallo scooter in curva battendo la testa: dopo 17 giorni di agonia, muore il 56enne Angelo Grattacaso (nel riquadro) di Capaccio Paestum. Si trasforma così in dramma l’incidente stradale avvenuto, nel primo pomeriggio del 18 settembre scorso, lungo Via Porta Giustizia nell’area archeologica di Paestum, dove l’uomo, noto fabbro di Capaccio Scalo, perse il controllo della sua Vespa (nella foto) finendo sull’asfalto. Nella rovinosa caduta, batté con violenza la testa: il 56enne indossava regolarmente il casco, che fu rinvenuto, però, inzuppato di sangue dagli agenti della polizia municipale, coordinati dal cap. Natale Carotenuto, che eseguirono tutti i rilievi del sinistro, unitamente ai carabinieri della Stazione di Capaccio Scalo, agl’ordini del l.te Serafino Palumbo. Un dramma a tinte gialle, visto che sono ancora ignote le cause della caduta e la dinamica dell'incidente: non è chiaro, infatti, se l’uomo abbia accusato un malore mentre era alla guida, se qualche veicolo gli abbia tagliato la strada, se sia rimasto vittima d'imprudenza oppure se, nel tentativo di scansare un cane, abbia perso il controllo del mezzo. Al momento, non risulta aperta alcuna indagine da parte dell’autorità giudiziaria competente.
Grattacaso fu tempestivamente soccorso dall’equipe dell’unità rianimativa della Croce Azzurra di Licinella e trasportato d’urgenza all’ospedale di Battipaglia, dov’è stato ricoverato in prognosi riservata a seguito del gravissimo trauma cranico riportato nell’impatto. I funerali si terranno domattina, alle ore 9.30, nella chiesa di San Vito in Piazza Santini. Angelo Grattacaso, onesto lavoratore e fabbro molto conosciuto ed apprezzato nella locale comunità, lascia la moglie e due figlie.