SALERNO. L’unica certezza è che domani pomeriggio, ore 15.00, la Salernitana riprenderà gli allenamenti al ‘Volpe’. Con chi a guidare la seduta non è ancora stabilito, visto che Alberto Bollini è stato ‘a parole’ esautorato prima di una comunicazione ufficiale che non è arrivata che reciti la parola fine sulla sua esperienza all’Arechi. Disarcionato, ‘a parole’, il trainer mantovano, da patron Claudio Lotito, che al termine del match di ieri pomeriggio, l’1-1 casalingo col Perugia dell’ex Roberto Breda, non ha risparmiato (ennesime) stoccate sull’operato di un suo fido collaboratore, con il lungo trascorso nelle giovanili della Lazio, con lo stesso Lotito a trasferire Bollini da Formello a Salerno in pratica dodici mesi fa, per far fronte all’uscita di scena da dimissionario di Giuseppe Sannino. Bollini uomo di fiducia,un termine venuto ormai meno a quanto pare nelle stanze societarie, un rapporto sfilacciatosi già col lungo tira e molla estivo dell’accordo raggiunto a pochi giorni dal ritiro, proseguito con punzecchiature su modulo ed adattamento, sbagliato,in alcuni ruoli di calciatori. Nel frattempo,però, dopo gli impacci iniziali la Salernitana targata Bollini ha preso a macinare risultati, ben 12 di fila, con l’apoteosi del derby vinto in rimonta ad Avellino come punto alto. E lo score, 23 punti, a metà classifica, è comunque un ruolino di marcia che attesta un cammino in acque tranquille, non le stesse navigate dal tecnico lombardo quando arrivò a Salerno, con la lenta ripresa, i giorni anche bui di rischio tracollo e scivolamento nelle zone basse, prima della risalita, le cinque vittorie di fila, la zona playoff soltanto sfiorata con un finale di stagione a basso ritmo, rinvigorito dall’altro successo, all’Arechi, sui cugini irpini. Bollini, quindi, pronto a pagare non esclusivamente per i risultati, i quattro punti in sei gare, l’anemia di vittorie, soltanto quattro in diciotto esibizioni, l’assenza di acuti dal 28 ottobre e quella dose d’entusiasmo quasi praticamente scemata in pochi giorni nell’ambiente granata. Bollini, ora, è ad un passo dall’esonero con la società che vaglia il possibile sostituto. E la rosa dei nomi è ampia, come si conviene. Esperienza o nuova scommessa? Da chi verrà scelto si saprà, soprattutto, dove s’indirizzerà l’annata della Salernitana: salvezza tranquilla da raggiungere quanto prima o aspirazioni di uno storico approdo negli spareggi promozione. Il summit di queste ore, che vede impegnati i copatron Lotito e Mezzaroma e il ds Angelo Fabiani nel quartier generale granata, che resta pur sempre Roma,scioglierà i dubbi. Anche su chi indosserà domani pomeriggio la tuta per dirigere l’allenamento di un gruppo che in tre settimane è apparso lontano parente di quello capace di esaltarsi ed esaltare la tifoseria prima della fase involutiva, il doppio tracollo di Cittadella e Brescia e del pari di ieri col Perugia, con le prestazioni a far riflettere più dei risultati negativi.