Attualità
Capaccio, il Comune replica ai detrattori
Comunicato Stampa
03 febbraio 2010 08:56
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caramante

 

In merito a quanto dichiarato a mezzo stampa dal consigliere di opposizione Giuseppe Troncone (gruppo misto), l’Amministrazione comunale di Capaccio Paestum, attraverso il proprio portavoce, consigliere Carmine Caramante (nella foto), presidente della IV Commissione Cultura, precisa: “Le accuse di partigianeria politica rispetto alle nomine in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione Comunale ‘Poseidonia’ sono assolutamente infondate e totalmente fuori luogo rispetto al percorso che l’istituzione comunale ha seguito, orientato dalla trasparenza e dalla compartecipazione attiva di tutto il Consiglio comunale, che, all’unanimità dei presenti, ha deliberato la costituzione e il regolamento dell’organo su proposta della IV Commissione Cultura. Le nomine del Cda, da regolamento, spettavano esclusivamente al Sindaco, il quale, comunque valutando attentamente le proposte suggerite dalla Commissione, solo sulla base di motivazioni di merito ed esperienza, ha scelto le figure più idonee al perseguimento degli obiettivi che ‘Poseidonia’ si prefigge. Il Cda presenta al suo interno persone con varie competenze ed esperienze: Andrea Carraro è un direttore artistico affermato, che ha coordinato negli ultimi due anni le rappresentazioni teatrali che si sono tenute ai piedi dei templi di Paestum, come le Trachinie e l’Orestiade; il maestro Mario Bruno Bambacaro è tra i massimi esperti di storia locale, antica e contemporanea, oltre ad essere un poliedrico artista di lungo corso e uomo da sempre impegnato a lavorare nel campo della valorizzazione turistica del territorio; Gianfranco Di Fiore ed Albert Sapere sono le due forze giovani che hanno grande esperienza nell’organizzazione di eventi, operando rispettivamente nello staff del Giffoni Film Festival e nella cabina di regia del Salone della Mozzarella. Il presidente Corrado Martinangelo, scelto all’unanimità dal Cda, è la figura che, grazie alla sua esperienza ed ai suoi contatti istituzionali maturati nel tempo, dovrà coordinare tutto il lavoro e finalizzarlo alla possibilità di reperire fondi e finanziamenti. Le scelte, quindi, sono state tutte orientate da una precisa logica di efficienza e rappresentatività dell’organo comunale”.

Nelle ultime settimane, inoltre, alcuni esponenti politici locali hanno voluto strumentalizzare la proposta di intitolazione di una strada cittadina alla memoria di Bettino Craxi, accusando l’Amministrazione Marino di avere invece scarsa attenzione per le figure locali, storiche e contemporanee. A tal proposito, il portavoce Carmine Caramante precisa: “L’ipotesi di una strada a Craxi è stata lanciata dal consigliere Ricci e raccolta dal Sindaco, da altri componenti dell’Amministrazione e da esponenti della società civile. Dal punto di vista tecnico, essendo passati dieci anni dalla morte, nulla osta all’intitolazione di una strada all’ex leader socialista, e la cosa sarà quindi valutata con attenzione prossimamente. Qualcuno, come al solito pronto a voler screditare l’operato della compagine amministrativa, ha subito posto l’accento su una presunta scarsa attenzione per gli illustri concittadini scomparsi. Il tutto è assolutamente falso, visto che è stato questo Consiglio comunale, su proposta della Commissione Cultura, con delibera n. 107 del 23/11/2009, ad approvare un nuovo Regolamento per la toponomastica cittadina che prevede l’istituzione di una Commissione, scelta dal Consiglio comunale, per valutare la possibilità di intitolazione di strade, vie, piazze, larghi e monumenti, alla memoria di insigne figure locali che hanno contribuito allo sviluppo politico, sociale ed economico di Capaccio Paestum. Le due questioni, quindi, stanno su due piani molto diversi e dispiace constatare la volontà da parte di qualcuno di strumentalizzare l’immagine e la memoria di illustri cittadini come Salvatore Paolino, Luigi Di Lascio e Luigi Gorga. Essendo questi scomparsi di recente, non è ancora possibile intitolare loro arterie viarie poiché il quadro normativo di riferimento prevede, testualmente, che ‘nessuna strada o piazza pubblica può essere denominata a persone che non siano decedute da almeno dieci anni’ (legge n. 1188 del 23/06/1927)”.

 



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