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SENTENZA UTILE AL COMUNE
SENTENZA UTILE AL COMUNE
Capaccio, biomasse. Tar Lazio respinge ricorso Biocogein, dal Consorzio niente risarcimenti
Alfonso Stile
31 gennaio 2018 10:33
Eye
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CAPACCIO PAESTUM. Centrale a biomasse in località Sorvella a Capaccio Paestum: la Prima Sezione del Tar del Lazio ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Biocogein S.r.l. contro la Presidenza del Consiglio dei Ministri. La società napoletana aveva presentato ricorso contro avverso “il silenzio asseritamente serbato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla istanza di ‘autorizzazione unica’ presentata alla Regione Campania in data 12 marzo 2014 per un impianto di piccola taglia di produzione di energia elettrica da biomasse vegetali”.
La Biocogein aveva presentato ricorso anche contro Regione Campania, Comune di Capaccio Paestum e Mibact, che però non si sono costituiti in giudizio, cosa che invece ha fatto il Consorzio Bonifica di Paestum, controinteressato, “per chiedere il rigetto del gravame e in via pregiudiziale ne ha eccepito l’inammissibilità sotto diversi profili”.
I giudici del Tar laziale (presidente Carmine Volpe, a latere Rosa Perna e Lucia Maria Brancatelli) sulla scorta di quanto emerso dalla discussione del ricorso avvenuta il 17 gennaio scorso, quando “il difensore della parte ricorrente ha dichiarato a verbale che la propria assistita non ha più interesse alla realizzazione dell’impianto in questione, mentre residuerebbe un interesse risarcitorio in relazione a qualunque comportamento inadempiente dell’Amministrazione” hanno emesso sentenza di rigetto rilevando che “l’interesse a ricorrere, intanto sussiste, in quanto il possibile accoglimento del ricorso può determinare una qualche utilità per il ricorrente, laddove, nel caso di specie, un eventuale accoglimento del gravame non potrebbe determinare alcun effetto positivo per la odierna deducente, non avendo la stessa, per espressa dichiarazione, interesse alla realizzazione dell’impianto". Ritenuto, infine, insussistente anche l’interesse risarcitorio: “Con il ricorso in epigrafe – si legge nella sentenza – viene esercitata la sola azione avverso il silenzio della pubblica amministrazione mentre non viene proposta alcuna domanda risarcitoria”. Di qui la sentenza emessa dai magistrati della Prima Sezione del Tar del Lazio, che pronunciandosi definitivamente sul ricorso lo hanno dichiarato inammissibile “per carenze d’interesse” disponendo tuttavia la compensazione delle spese.
Una sentenza che crea un precedente: il Comune di Capaccio Paestum, ora potrebbe appellarsi, citando proprio il provvedimento del Tar laziale per presentare ricorso contro la sentenza emessa dalla Settima Sezione del Tar di Napoli che ha riconosciuto alla Biocogein un risarcimento di 183.824,48 euro, per il ‘danno emergente’ determinato per la mancata realizzazione della centrale a biomasse, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Regione Campania e Comune di Capaccio Paestum, che devono versare ognuno 61.274,83 euro in quanto responsabili della bocciatura dell’iter burocratico. Il Consorzio Bonifica di Paestum è stato difeso, nell'occasione, dal prof. Sergio Perongini.



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