CAPACCIO PAESTUM. Riceviamo e pubblichiamo, integralmente, la seguente nota stampa inviata, alla nostra redazione, dal Movimento Cittadini 5 Stelle di Capaccio Paestum, a firma dell’attivista Ernesto Franco:
“La vicesindaco di Capaccio Paestum, un paio di giorni fa, in un’intervista ha voluto dire la sua sulla entrata in vigore della nuova delibera regionale che ha rivisto le zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola, delibera che rischierebbe di mettere in ginocchio, uno dei comparti economici più importanti della città. La vicesindaco ha cacciato dal cilindro una soluzione a dir poco ovvia, inizialmente auspica un ulteriore differimento da parte della Regione, sospensione già accordata per due anni consecutivi e successivamente, lanciandosi nel solco ormai tracciato dal Sindaco, della ricerca del sensazionalismo a tutti i costi, dice che stanno cercando di individuare soluzioni idonee, anche attraverso la collaborazione di istituti di ricerca.
Noi ci chiediamo, ma con una tecnologia ormai più che trentennale e con decine di società che gestiscono e risolvono il problema dei reflui zootecnici, a cosa serve la collaborazione di un istituto di ricerca o peggio ancora il tanto richiesto differimento?
Diversa è più pregnante è stata la proposta della Confagricoltura Campana alla Regione, un piano di emergenza in 4 punti, “che prevede maggiori premialità sul Piano di sviluppo rurale 2014-2020 alle aziende allevatoriali con la dichiarazione di stato crisi, possibilità di finanziare impianti biogas con la misura 4 del Psr, il varo di Centri territoriali di smistamento deiezioni animali e la valutazione tecnica di impianti avanzati di denitrificazione per il liquame animale. Il tutto allo scopo di evitare il collasso della zootecnia da latte delle pianure costiere e dell’industria lattiero casearia connessa, che potrebbe determinarsi con una entrata in vigore, non governata, della nuova delimitazione delle aree vulnerabili ai nitrati di origine agricola”.
La Regione Campania al tavolo tecnico del 12 febbraio sulla nuova delimitazione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola, di fatto ha sostanziato una sospensione dell’entrata in vigore della nuova delimitazione fino al prossimo 11 dicembre (di fatto fino al 28 febbraio 2019 per il divieto di smaltire i reflui zootecnici dal 1 dicembre al 28 febbraio così come previsto dalla normativa vigente). Una buona notizia per la nostra agricoltura ma il rinvio deve essere da sprono a trovare al più presto delle soluzioni definitive ed equilibrate salvaguardando le aziende il territorio e l’ambiente”.